A Vienna sulle tracce di Mozart

Alla ricerca di ciò che rimane di Mozart nella capitale austriaca Al celeberrimo musicista sono dedicati diversi punti della città tra cui una casa museo

Varcare la soglia dello studio dove Wolfgang Amadeus Mozart compose alcune delle sue più famose opere, osservare con curiosità i protagonisti del «Flauto magico» cui sono ispirate le statue della fontana che domina Mozartplatz oppure respirare un’atmosfera nostalgica nella sala Jahn dove tenne il suo ultimo concerto.

Percorrere le tracce di Mozart a Vienna è un itinerario decisamente affascinante.

E numerosi sono i luoghi che videro passare il musicista, nonostante di fatto visse nella capitale austriaca solo una decina d’anni, per la precisione dal 1781 al 1791. D’altronde, nato a Salisburgo, Mozart frequentò Vienna eccezionalmente già da giovanissimo, in occasione delle sue prime esibizioni: a Palazzo Collalto (dove nel 1862 avvenne il suo primo concerto pubblico), a Palazzo Harrach e Palazzo Kinsky.

Sempre alla gioventù risalgono alcuni soggiorni all’Hofburg dove per esempio si esibì davanti all’imperatrice Maria Teresa in quella che è l’attuale residenza del presidente della Repubblica.

Nel quartiere, è possibile anche ammirare una statua lui dedicata oppure prendersi una pausa in quello che nel 1929 venne nominato il «Cafè Mozart». Ma dell’Amadeus più maturo troviamo tracce nel centro di Vienna vero e proprio. Ad esempio, quella che oggi è la sua casa-museo, la «Mozarthaus», sorge attorno all’appartamento situato in via Domgasse dove trascorse diversi anni e scrisse una delle sue opere più conosciute «Le nozze di Figaro».

Delle altre case in cui il musicista abitò per qualche periodo non vi è traccia, eccezion fatta per la dimora situata in Rauhensteingasse dove trascorse gli ultimi giorni di vita. Il duomo di Santo Stefano accolse Mozart tanto nel giorno «più bello», quando si strinse in matrimonio alla moglie Constanze, quanto nel giorno del funerale. Per i più affezionati al compositore, un’altra tappa fondamentale è la «Haus der Musik» dove è possibile vedere da vicino oggetti a lui appartenuti. E per sentirsi vicino a Mozart ci si può anche concedere qualche golosità, come il cappone servito con i funghi (il suo piatto preferito) oppure gustare le famose «Palle di Mozart», in cui il cioccolato si sposa al marzapane.

Scritto da Ilaria De Pasca

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