Lampedusa: cosa vedere, cosa fare e dove mangiare

Un fine settimana da trascorrere su un'isola a metà tra Europa e Africa? La destinazione ideale è sicuramente Lampedusa, con le sue spiagge selvagge, le calette da raggiungere in barca e il cibo che questa terra può offrire. Ecco una guida per non perdere nemmeno una delle meraviglie di Lampedusa.

Lampedusa è la terra di mezzo tra Sicilia e Tunisia, tanto da prendere le sfumature di entrambe i luoghi.
È una sorta di non luogo in cui le sfumature di queste due realtà confluiscono in una terra selvaggia e primitiva, ma così suggestiva da meritare una fama che va oltre quella annualmente proposta dai telegiornali.

Lampedusa è l’isola più estesa dell’arcipelago delle Pelagie e fa parte della provincia di Agrigento. Il suo clima mite, con un’estate ventilata e un inverno per nulla rigido, la rende una meta ideale per i viaggiatori durante tutto l’anno.

Non bisogna dimenticare, inoltre, che tante sono le personalità che hanno fatto di Lampedusa il loro buen retiro, basti pensare a Domenico Modugno.

Cosa vedere

Sono moltissime i monumenti, le attrazioni e i paesaggi mozzafiato da non perdere se si trascorre una vacanza a Lampedusa.

L’isola può essere visitata sia via terra che via mare. Nel primo caso, la soluzione ideale è sposarsi in pullman lungo la strada principale che unisce, da nord a sud, cala Creta e il faro di Capo Grecale. Vistare Lampedusa via mare permette, invece, di godersi tutte le calette con le loro spiagge, a volte di sassi bianchissimi e altre volte di finissima sabbia, e il mare dalle acque limpide e azzurre.

Il primo monumento da non perdereè l’obelisco bronzeo Cassodoro, realizzato dall’artista Arnaldo Pomodoro in memoria delle vittime di tutte le guerre. Ci si può imbattere nel’opera mentre si passeggia lungo Via Roma, la strada principale di Lampedusa.

Sempre lungo la via cittadina si trovano anche la Fontana Cascella, interamente rivestita in marmo bianco, e il Santuario della Madonna di Lampedusa, risalente al XVII secolo e raggiungibile tramite un sentiero costeggiato da 15 cappelle che identificano i misteri del Rosario.

Molto bello e suggestivo è il faro di Capo Grecale che, situato nella punta nord di Lampedusa, è il punto di riferimento dell’intera isola.

Consigliamo, inoltre, di andare alla scoperta dei dammusi, le antiche abitazioni con il tetto a cupola dei lampedusani costruite posando una pietra sull’altra.

È bene tenere in considerazione anche l’Archivio Storico di Lampedusa, un’associazione no profit che recupera e valorizza la storia e il patrimonio archeologico e culturale dell’isola; al suo interno, inoltre, è allestita una mostra fotografica, aperta al pubblico, che testimonia i risultati delle ricerche eseguite sul territorio.

Nel Centro di recupero tartarughe, vicino al porto di Lampedusa, è, invece, possibile imparare a conoscere e rispettare questi animali. I volontari accompagnano i turisti e i visitatori durante la visita, sottolineando l’importanza del rispetto e della salvaguardia delle tartarughe. Questa è una gita perfetta per i più piccoli.

Cala Creta

Sul lato orientale dell’isola si trova una delle baie più belle del Mediterraneo, raggiungibile percorrendo una piccola strada in terra battuta.

Il mare di Cala Creta è di colore verde smeraldo ed è il luogo ideale per fare immersioni e perdersi tra gli spettacoli offerti dal fondale e dalla fauna marina.

Purtroppo, nonostante sia una delle spiagge più ampie di Lampedusa, si può sostare solamente su una piccola piattaforma di cemento che permette il diretto ingresso in acqua. Questa spiaggia è il luogo ideale dove abbronzarsi durante il giorno, ed un luogo davvero romantico al tramonto e durante la sera.

Una piccola curiosità: Claudio Baglioni ha la sua casa proprio in questa piccola baia.

Cala Guitgia

Questa spiaggia è una delle più famose e amate di Lampedusa. È situata nella zona meridionale dell’isola ed è estremamente vicina al centro abitato, facilmente raggiungibile a piedi. La spiaggia di Cala Guitgia è, inoltre, dotata di tutti i comfort necessari per chi è in vacanza con i bambini.

Questa baia è molto rinomata, soprattutto per la sua sabbia bianca e finissima e al suo mare che, come del resto in tutta l’isola, è cristallino.

Cosa fare a Lampedusa

Lampedusa non è solo spiaggia incontaminata e mare dai colori splendidi ma, nel suo piccolo, ha tante meraviglie per un mix perfetto tra relax e cultura.

La Statua della Madonna del Mare è davvero unica nel suo genere, è collocata a ben 14 metri di profondità nei pressi dell’Isola dei Conigli ed è ben visibile sia dalla barca sia, con un incontro ravvicinato, nel corso di un’immersione. È un vero e proprio simbolo dell’isola ed è stato realizzato dall’artista Roberto Merlo. Oggi è circondata da tane di saraghi e polpi.

Il Santuario della Madonna di Porto Salvo, invece, è una bellissima opera architettonica risalente sin dai primi anni del XIII secolo. È un sito religioso molto importante per l’isola: durante la seconda guerra mondiale la chiesa venne distrutta dai bombardamenti, soltanto la statua della Madonna rimase intatta. La chiesetta venne ricostruita e ogni anno il 22 settembre si celebra una festa durante la quale la Madonna viene portata in spalla dai fedeli per le strade dell’isola.

La riserva naturale “Isola di Lampedusa” istituita nel 1995 con lo scopo di salvaguardare il meraviglioso ecosistema dell’isola e si estende su una superficie di quasi 340 ettari. Al suo interno si trovano i valloni della Forbice, Dragutta, Tabaccara, per citarne solo alcuni, i pianori che definiscono l’ambiente isolano e la famosissima Isola dei Conigli.

Isola dei Conigli

L’Isola dei Conigli è situata nella zona sud occidentale dell’isola, questa spiaggia è una delle più famose e belle d’Italia e, secondo alcuni, è addirittura tra le più belle del mondo intero. L’Isolotto dei Conigli sorge all’interno di una vasta baia ed è facilmente raggiungibile anche da coloro che non sanno nuotare, in quanto l’acqua che la separa da Lampedusa non è mai profonda più di un metro.

Il suo nome sembra derivare dal sostantivo arabo “Rabit”, che farebbe riferimento alla sottile striscia di terra che emerge collegando l’isoletta alla costa di Lampedusa. Secondo una storia decisamente più fantasiosa, ma anche più affascinante, invece, alcuni conigli fuggirono dalla costa e si trasferirono sull’isoletta senza più riuscire a tornare da dove erano venuti e diventando, nel corso del tempo, sempre più numerosi.

Questa zona è il regno del gabbiano reale che è solito costruire proprio qui i suoi nidi; sugli scogli vive invece una specie molto particolare di lucertola di origine araba, la Psammodromus Algirus. Quest’isola è anche molto importante perché sulla sua spiaggia sono solite deporre le loro uova, tra i mesi di giugno e settembre, le tartarughe marine caretta caretta.

L’isola dei conigli vanta una sabbia bianchissima e finissima e un mare dai colori azzurri e verdi dove è sempre possibile fare immersioni e ammirare i meravigliosi fondali. Il territorio dell’isola è prevalentemente roccioso e ricco di una flora e di una fauna molto affini a quelli africani.

Giri in barca

Sono tante le attività che si possono svolgere in mare. È possibile affittare autonomamente una barca con la quale visitare le calette oppure ci si può affidare a uno dei vari centri specializzati nell’organizzazione di escursioni, durante le quali sarà possibile avvistare i delfini più o meno vicini alla costa.

Dal mare, inoltre, sarà possibile ammirare l’isola dal mare e scorgere Tabaccara, Cala Pulcino e i vari faraglioni come, ad esempio, lo Scoglio del Sacramento.

Gli appassionati di immersioni, infine, potranno fare delle escursioni subacquee durante le quali ammirare il fondale marino.

Cala Croce

Poco lontana dalla spiaggia di Guitgia si trova la meravigliosa Cala Croce, famosa per la sua sabbia bianca che caratterizza anche il fondale della baia. La caletta è in realtà forata da tre diverse insenature, due delle quali di finissima sabbia mentre la terza più rocciosa. Questa baia è il luogo ideale per trascorrere un intero giorno in totale relax.

Cala Croce è un perla da non perdere: è protetta dal vento e il suo mare cambia colore a seconda di come batte il sole.

Dove mangiare

In un’isola piccola come una briciola, sarà sufficiente il tempo di un weekend per provare l’intera offerta gastronomica di Lampedusa.

Ecco qualche piccolo suggerimento su cosa mangiare e soprattutto dove poter gustare le specialità lampedusane.
Tra i prodotti locali da non perdere bisogna tenere presente i frutti di mare, il pesce appena pescato e immediatamente cucinato, il cous cous che rimanda alla tradizione della vicinissima Africa, ma anche i cannoli che rivendicano la reale paternità da parte della Sicilia. Sono imperdibili, inoltre, anche la pasta condita con sarde e finocchietto, il dentice alla lampedusana (con i capperi locali e il pomodoro), il cous cous di pesce e l’immancabile cassata per concludere un pasto più che abbondante.

Ecco, invece, i ristoranti e locali migliori in cui poter assaporare i veri sapori dell’isola.

La Trattoria Pescheria Azzurra, situata proprio sulla strada principale, via Roma, è un grazioso ristorante gestito da una famiglia di pescatori con la passione per la cucina.
I piatti forti di questa trattoria sono i crudi di pesce, ma anche le paste condite con sughi di mare e il pesce alla griglia.
D’altra parte, quando la materia prima è di ottima qualità e le capacità in cucina sono di alto livello, il prodotto finito non può che essere squisito.

Il Lampedusa Streetfood è, invece, il luogo ideale dove gustare un panino al volo, senza però rinunciare alla qualità. In una simpatica bancarella a forma di piccola ape parcheggiata in prossimità del porto si possono gustare hamburger di pesce per soddisfare la fame dell’ultimo minuto o per portarsi in barca un cestino da picnic più che gourmet.

Lounge Bar Sbarcatoio, si trova sempre nella zona del porto ed è il posto ideale per un aperitivo. Offre un’ampia scelta di birre e cocktail da accompagnare a stuzzichini e a una location molto carina.
È un luogo ideale dove fermarsi dopo essere stati in spiaggia e godere del tramonto sullo splendido mare di Lampedusa.

La Trattoria la Risacca, infine, è un posto dove la tradizione e la vera cucina locale si sposano alla perfezione. La signora Carmen vi attenderà con la sua carbonara di pesce, con le polpette e ogni genere di comfort food marino che si desidera in un locale dall’atmosfera sincera e cordiale.

Scritto da Dorina Palombi

Un commento su “Lampedusa: cosa vedere, cosa fare e dove mangiare”

Lascia un commento

Come prenotare un viaggio last minute

Prezzi ingresso discoteca Pacha, Ibiza

Leggi anche
Contentsads.com