Skaftafell, le magiche grotte di ghiaccio islandesi

Skaftafell, il parco che racchiude tutta la meraviglia della natura islandese, dalle verdi distese allo spettacolo unico delle grotte di ghiaccio.

Nell’Islanda sud orientale, il Parco Nazionale di Skaftafell, istituito nel 1964, riunisce in sé tutti gli aspetti della variegata natura islandese, in un susseguirsi di ghiacciai e vallate verdeggianti di muschi e licheni, grotte di ghiaccio e sorgenti di acqua calda, foreste di betulle nere e alte vette, nere pareti formate da colate laviche e distese di ghiaccio bianco e blu.

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Skaftafell

Un viaggio in Islanda non può non comprendere una tappa al Parco Nazionale di Skaftafell, il secondo d’Islanda e probabilmente il più noto. Quest’area di 160 mila ettari di natura selvaggia si estende tra la parte meridionale del ghiacciaio Vatnajökull, il più grande d’Europa se si esclude la Groenlandia, e l’Oceano Atlantico. Con i suoi ghiacciai, le cascate, le verdi distese, le gole e, naturalmente, le incantevoli grotte di ghiaccio, è uno scrigno che racchiude l’intera gamma dei paesaggi tipicamente islandesi, dove la natura dà vita a scenari mozzafiato da esplorare in punta di piedi.

Oltre al Vatnajökull all’interno del parco di Skaftafell si trovano altri tre ghiacciai, lo Skeidaràrjokull il Morsàrjokul e lo Skaftafellsjokull, e, poco al di là del confine dell’area protetta, c’è la vetta più alta d’Islanda, il monte Hvannadalshnukur.

Uno dei luoghi di maggior interesse è la laguna glaciale di Jökulsárlón, che si trova sotto una delle lingue del Vatnajökull, dove si possono ammirare gli iceberg che galleggiano lentamente, fino ad arrivare alla spiaggia nera che affaccia sull’oceano.

Il parco è attraversato da una fitta rete di sentieri lungo i quali è possibile effettuare escursioni di diversa difficoltà e durata. Nel centro commerciale dello Skaftafell si trova un punto informativo, dove è possibile informarsi sull’aera e sulle possibili escursioni. Tra le passeggiate più affascinanti quella che porta alla cosiddetta “cascata nera”, la cascata Svartifoss, raggiungibile in circa trenta minuti di camminata nel verde dei boschi, che ne cela la vista fino all’arrivo. La cascata deve il suo epiteto all’arco di colonne di basalto nero di origine vulcanica che l’abbraccia e lungo il quale si getta, formando uno spettacolo cromatico unico.

Grotte di ghiaccio

Se non si vuole perdere un’esperienza senza pari è consigliabile organizzare il proprio viaggio in Islanda in inverno, quando è possibile visitare una delle attrazioni più suggestive dell’isola: le grotte di ghiaccio. In questa stagione, infatti, il gelo fa sì che i torrenti si ritirino e la struttura degli antri glaciali sia stabile. Queste affascinanti strutture architettoniche, in continua mutazione, sono il frutto delle lente e incessanti trasformazioni dei ghiacciai.

Di queste grotte, anche se accomunate dalla denominazione “grotte di ghiaccio”, esistono, in realtà, due tipi: quelle scavate nei secoli dall’avanzamento del ghiaccio che scolpisce e ricopre la roccia, dunque più correttamente definibili “ghiacciate”, e quelle interamente formate da ghiaccio, quindi effettivamente “di ghiaccio”, formate dallo scorrere delle acque all’interno dei ghiacciai o per effetto del calore dei vulcani sottostanti.

Sebbene siano il risultato di secoli di lavorio dei ghiacci, la natura mutevole delle grotte di ghiaccio è percettibile dai continui scricchiolii che si possono udire dall’interno, mentre si ammirano le sfumature luminose del ghiaccio blu. La più famosa è la Crystal Cave, poco lontana dalla laguna di Svinafellsjokull. Il caratteristico colore blu del ghiaccio è il risultato di secoli di stratificazione e della neve sul ghiacciaio, che comprimendosi ha espulso tutta l’aria. Il gioco di colori, che vanno dal blu intenso all’azzurro chiaro, è maggiormente visibile nelle giornate soleggiate. L’apertura della grotta è di sette metri e la volta diventa già dopo pochi passi molto bassa, per cui la visita può risultare difficoltosa se si soffre di claustrofobia, ma, in caso contrario, lo spettacolo di questo suggestivo luogo unico al mondo è impagabile.

Per visitare queste affascinanti strutture naturali è fortemente consigliato avvalersi dell’assistenza di una guida esperta, in grado di valutare il livello di sicurezza dell’escursione. Da novembre a marzo, infatti, le guide del Parco Skaftafell organizzano i tour nelle grotte, la cui fattibilità dipende fortemente dalle condizioni ambientali. È consigliabile un abbigliamento caldo, impermeabile e a strati e indossare scarpe da trekking, mentre elmetti, ramponi e attrezzature tecniche vengono forniti dalle guide.

Come arrivarci

Trovandosi lungo la strada principale che corre lungo tutto il perimetro dell’Islanda, la Hringvegur, Il Parco può essere raggiunto facilmente in auto dalla vicina località portuale di Höfn. In alternativa si può scegliere di raggiungerlo viaggiando con gli autobus che percorrono il tratto Reykjavik-Hofn, anche se durante l’inverno le corse dei bus sono limitate.

Eccetto quelle di collegamento con le fattorie, all’interno del parco di Skaftafell non vi sono strade, per cui bisogna muoversi seguendo i sentieri segnalati, che sono, quasi tutti, collegati al parcheggio del campeggio interno al parco, dove è possibile pernottare. Per raggiungere le grotte di ghiaccio, invece, bisogna percorrere un tratto di ghiacciaio, sul quale è possibile muoversi soltanto con mezzi appositamente equipaggiati che conducono piccoli gruppi, accompagnati dalle guide, dal parco alle grotte.

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