Studiare francese è utile per chi viaggia e non solo: ecco perché

Studiare il francese è più semplice che mai, con applicazioni innovative potrai impararlo per migliorare le tue relazioni personali o lavorative.



Imparare una lingua straniera al giorno d’oggi è più semplice che in passato, grazie ai numerosi strumenti disponibili sul web o alle app che permettono di studiare qualsiasi idioma in modo efficace. Babbel, per esempio, permette di apprendere il francese con un metodo innovativo ma al tempo stesso di successo. Il contesto attuale, sempre più globalizzato, impone la conoscenza di altre lingue oltre a quella madre non solo per far carriera, ma anche per intrattenere relazioni sociali e stringere conoscenze con persone provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta, dunque, di un fattore culturale che costituisce una risorsa indispensabile.

Perché proprio il francese?

In tutto il pianeta, ci sono oltre 200 milioni di persone che parlano il francese, con quasi 80 Paesi che possono essere considerati francofoni. Non è un caso che, subito dopo l’inglese, il francese sia la lingua più studiata al mondo. Vista la diffusione così significativa, è evidente che questa lingua si dimostra utile per chi viaggia. Si stima che la Francia sia il Paese che attira più turisti a livello planetario, con 70 milioni di visitatori ogni anno. Ma molte altre destinazioni turistiche sono francofone: in Europa c’è il Belgio, per esempio, ma anche la vicina Svizzera. Chi ha voglia di concedersi una gita romantica in quel di Ginevra può iniziare a prendere dimestichezza con il francese. Ma anche guardando al di fuori del Vecchio Continente, ci sono mete come la Polinesia – scelta di frequente per i viaggi di nozze dei neo-sposi – e il Canada che attirano tantissime persone. Saper padroneggiare la lingua parlata in un Paese straniero non ha solo implicazioni positive dal punto di vista pratico (per la richiesta di indicazioni, la ricerca di informazioni, e così via), ma consente anche di penetrare più in profondità nella cultura del posto in cui ci si trova.

Le relazioni internazionali

Non tutti sanno che, insieme con l’inglese, il francese è la lingua ufficiale di numerose organizzazioni internazionali, tra le quali si ricordano la Croce Rossa Internazionale, l’Otan, l’Unione Europea, l’Unesco e l’Onu. Chi ambisce a una carriera in uno di questi enti, o comunque ha in mente di progredire a livello diplomatico, deve essere consapevole del fatto che la conoscenza del francese è un requisito di cui non si può fare a meno. Per i più giovani che studiano all’università e che sono in procinto di concedersi un’esperienza in Erasmus, la scelta di un ateneo transalpino è garanzia di qualità e di affidabilità: anche in questo caso, se si parla già il francese si parte in vantaggio.

Il francese nel settore informatico

Può apparire sorprendente scoprire che anche in ambito informatico alla lingua francese viene attribuito un ruolo di primo piano. Dopo l’inglese e lo spagnolo, infatti, l’idioma parlato nella patria di Macron e il più utilizzato su Internet. Si parla, per altro, di una lingua che è profondamente legata alla cultura, in una grande varietà di campi, dalle arti visive alla cucina, passando per il teatro e l’architettura, per arrivare – naturalmente – al mondo della moda.

Una marcia in più con il francese

Insomma, essere in grado di comprendere il francese, di parlarlo, di scriverlo e di leggerlo equivale ad avere una marcia in più in tanti ambiti. E anche se non si pensa alla carriera, il francese aiuta a divertirsi e a emozionarsi: basti pensare ai fumetti scritti in questa lingua (Asterix e Obelix dicono niente?) o ai film della Nouvelle Vague, ma anche ai romanzi di Pennac, alle opere teatrali di Moliere, e così via.

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