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Se poi si viaggia con un cane, il livello di responsabilità cresce: occorre occuparsi non solo del proprio trasferimento, ma anche del benessere, della sicurezza e della serenità di un animale che vive profondamente ogni cambiamento. La buona notizia è che, con una preparazione accurata, un trasloco internazionale può trasformarsi in un percorso gestibile e persino armonioso, senza ansie inutili.
Vogliamo offrire una panoramica chiara su ciò che serve: documentazione sanitaria, norme dei Paesi di destinazione, preparazione psicologica dell’animale e organizzazione del viaggio. Il cane, in un trasloco, non è un “bagaglio speciale”: è un membro della famiglia che va accompagnato con attenzione e competenza.
Documenti sanitari: il primo passo verso un viaggio senza ostacoli
Prima ancora di pensare al biglietto aereo, occorre verificare i documenti sanitari del cane. Per viaggiare nell’Unione Europea serve il passaporto europeo per animali da compagnia, rilasciato dai veterinari autorizzati, che include tutte le informazioni essenziali: vaccinazioni, microchip, trattamento antiparassitario e dati del proprietario.
La vaccinazione antirabbica è imprescindibile e deve essere somministrata in tempi compatibili con le normative del Paese di destinazione: alcuni richiedono che sia valida da almeno 21 giorni, altri prevedono anche un test sierologico, eseguito presso laboratori riconosciuti, per comprovare l’immunizzazione.
Fuori dall’Unione Europea, i requisiti variano sensibilmente. Alcuni Paesi, come il Regno Unito o l’Australia, hanno norme molto rigide, con quarantene obbligatorie, certificazioni aggiuntive e tempistiche serrate. Per questo motivo è indispensabile consultare in anticipo le linee guida ufficiali del Paese di arrivo e confrontarsi con il proprio veterinario per pianificare ogni passaggio.
Normative internazionali: ogni Paese ha le sue regole
Il trasporto di animali è regolato da norme specifiche che cambiano in base alla destinazione. Alcuni Stati richiedono certificati veterinari internazionali, altri impongono l’identificazione tramite microchip con standard particolari, altri ancora prevedono quarantene dai 10 ai 120 giorni.
L’errore più comune è sottovalutare i tempi: molti documenti devono essere emessi entro finestre temporali precise, spesso tra i 5 e i 10 giorni prima della partenza. Non rispettare queste scadenze può comportare il respingimento dell’animale alla frontiera o l’imposizione automatica della quarantena.
Per evitare sorprese, è utile affidarsi a professionisti del settore: realtà specializzate come i servizi di trasporto di animali domestici di Bliss Pet Services offrono assistenza nella preparazione dei documenti, nella gestione del viaggio e nel rispetto delle normative internazionali, alleggerendo così una parte rilevante del carico organizzativo.
Preparare il cane al viaggio: la serenità è una questione di abitudine
Un cane sereno affronta meglio il viaggio. Per questo occorre iniziare settimane prima con alcune semplici abitudini che aiutano a ridurre lo stress. La prima è introdurre gradualmente il trasportino: lasciarlo aperto in casa, inserire al suo interno una coperta con l’odore familiare e piccoli premi aiuta l’animale a percepirlo come un luogo sicuro, non come una costrizione.
È utile inoltre riprodurre, in forma lieve e progressiva, alcuni stimoli del viaggio: brevi tragitti in auto, piccole attese, rumori che potrebbero ricordare una stiva o un aeroporto. Ogni passo serve a rendere il cane più pronto al nuovo contesto.
L’attività fisica nei giorni precedenti la partenza è importante quanto la calma emotiva. Un cane che ha avuto modo di correre, esplorare e sfogare energie affronta meglio il viaggio; allo stesso tempo, bisogna evitare eccessi di cibo o acqua nelle ore immediatamente precedenti l’imbarco.
Il giorno della partenza: come ridurre al minimo lo stress
Il giorno del viaggio deve essere gestito con semplicità e routine. I cani percepiscono le nostre emozioni: mantenere un atteggiamento tranquillo li rassicura più di qualsiasi oggetto o accessorio. Prima di raggiungere l’aeroporto, è bene prevedere una passeggiata e un momento di quiete. Il trasportino deve essere preparato con una coperta familiare e, se consentito, con un piccolo giocattolo morbido.
È importante verificare in anticipo le norme della compagnia aerea: alcune permettono il trasporto in cabina, altre prevedono la stiva pressurizzata e riscaldata. In entrambi i casi, le regole sono precise e devono essere rispettate alla lettera per garantire la sicurezza dell’animale.
Una volta consegnato il cane al personale specializzato, il proprietario deve ricordare che l’aeroporto dispone di addetti formati per gestire animali, non oggetti. Il cane non viene mai lasciato incustodito, ma monitorato e trasportato con procedure dedicate.
L’arrivo nel nuovo Paese: orientamento, calma e nuove routine
All’arrivo, il cane può mostrare agitazione o confusione, ma è del tutto normale. L’ambiente è nuovo, gli odori cambiano e il viaggio è stato impegnativo. È essenziale offrirgli un luogo tranquillo, acqua fresca e il tempo per ambientarsi.
Nei Paesi che prevedono controlli sanitari aggiuntivi, occorre recarsi immediatamente presso le autorità doganali con tutti i documenti. Se il cane deve affrontare un periodo di quarantena, è fondamentale conoscerne in anticipo le modalità, la durata e le possibilità di visita.
Una volta raggiunta la nuova casa, la transizione sarà più semplice se si ricostruiscono rapidamente le routine: orari dei pasti, passeggiate, giochi. I cani non chiedono certezze astratte: chiedono ripetizione, calma e la presenza della persona che rappresenta il loro punto di riferimento.
Conclusione: un trasloco con il cane è possibile, sicuro e gestibile
Un trasloco internazionale con il cane può sembrare un’impresa titanica, ma la realtà è molto più rassicurante: con la giusta pianificazione, la collaborazione di professionisti competenti e un’attenzione costante al benessere dell’animale, il viaggio diventa un percorso fluido, sicuro e rispettoso delle esigenze di tutti.
Il cane segue il proprietario ovunque perché si fida. Ed è proprio questa fiducia la responsabilità più grande e più bella: accompagnarlo in un nuovo capitolo di vita, senza timori e senza incertezze inutili.



