Le città europee che migliorano la salute tramite un innovativo design urbano

Un'indagine sul design urbano rivela le città europee più salutari, con un occhio di riguardo per le realtà italiane.

Quali sono le città che riescono a migliorare la salute dei propri abitanti attraverso un efficace design urbano? L’HUDI, un indice sviluppato dal Barcelona Institute for Global Health, fornisce risposte a questa domanda. Questo strumento è stato progettato per valutare come vari fattori del disegno urbano, come densità abitativa, qualità dell’aria, spazi verdi, infrastrutture per la mobilità sostenibile e gestione del caldo, possano influenzare il benessere collettivo.

Il risultato dell’analisi

La ricerca ha esaminato 917 città europee, classificandole in base alla popolazione in cinque categorie. Da questa analisi emerge che le città di dimensioni contenute, quelle con una popolazione tra i 50.000 e i 200.000 abitanti, tendono a offrire le condizioni di vita più favorevoli sotto il profilo ambientale e urbanistico.

Infatti, queste realtà si dimostrano più efficaci nella gestione del calore urbano, nella qualità dell’aria e nell’accesso agli spazi verdi.

Sebbene le differenze nei punteggi siano minime, un dato significativo è che nessuna città ha raggiunto un punteggio superiore a 7 su 10. Questo evidenzia che, in tutta Europa, esiste ancora ampio margine di miglioramento.

Tuttavia, nei centri più piccoli si riesce a mantenere un equilibrio positivo tra sviluppo urbano e qualità della vita.

Le città italiane in evidenza

Le città italiane si posizionano con ottimi risultati nella classifica. Campobasso emerge come la prima tra i piccoli centri europei, con un punteggio di 6,02. Bolzano segue con un punteggio di 6,22, mentre altre città come Sassari, Parma, Cagliari, Ancona e Forlì mostrano punteggi competitivi. Questi centri si caratterizzano per la presenza di spazi verdi, una buona qualità dell’aria e una gestione urbana più attenta alle esigenze dei cittadini.

Molte di queste città hanno investito in mobilità dolce, nella pedonalizzazione e nella vivibilità dei centri storici, senza compromettere la funzionalità urbana. In questo contesto, è interessante notare come le piccole città riescano a rispondere meglio alle necessità di salute dei cittadini.

Le grandi metropoli e i loro progressi

Anche le metropoli non sono da meno, mostrando progressi significativi, in particolare nel settore del trasporto sostenibile. Le città del Nord Europa si distinguono per avere infrastrutture ben sviluppate per pedoni e ciclisti, oltre a una buona densità edilizia che facilita l’accesso ai servizi.

L’Italia, nel complesso, mostra risultati positivi. Roma, ad esempio, raggiunge un punteggio di 5,71, evidenziando buone performance in termini di densità abitativa e mobilità pubblica. Milano, sebbene si posizioni leggermente più indietro con un punteggio di 5,60, continua a lavorare su problematiche legate alla qualità dell’aria e all’accesso agli spazi verdi.

Un’analisi approfondita

In sintesi, l’analisi rivela che le città italiane, pur non sempre incluse nelle classifiche internazionali sulla qualità della vita, offrono molte opportunità in termini di benessere urbano. La presenza di città medie ben collegate, con un tessuto urbano solido e un buon equilibrio tra costruito e natura, rappresenta una risorsa preziosa per il futuro del Paese. Questo potrebbe suggerire che una pianificazione urbana attenta e mirata possa contribuire a migliorare il benessere dei cittadini e la qualità della vita in generale.

Scritto da Staff

I migliori pub all’aperto a Londra per gustare una birra con amici

Esplorare i monumenti antichi: una guida alle meraviglie storiche del mondo

Leggi anche