Louvre in sciopero: “Troppi visitatori, situazione insostenibile”

Il museo del Louvre chiude per sciopero. I dipendenti hanno incrociato le braccia alla vista delle gravi condizioni di lavoro nella struttura.

Louvre chiude i battenti per sciopero. Il personale addetto a garantire le visite della mostra ha lamentato che da fin troppo tempo l’amministrazione del museo non ha tenuto conto dell’ingente incremento dei visitatori. Secondo quanto riportato dal sito di Siviaggia, il museo più importante di Parigi ha dovuto chiudere i battenti a fronte del blocco costituito dai dipendenti.

I dati di bilancio relativi all’incremento dei visitatori e alle condizioni di lavoro dei dipendenti sono ancora parziali, ma secondo i sindacati dal 2009 al 2019 avrebbero perso il posto circa 150 dipendenti, mentre l’affluenza dei turisti è aumentata del 20%.

Louvre in sciopero

L’oggetto del contendere sarebbero le condizioni di lavoro. Infatti, secondo quanto affermato dai sindacati, il personale del Louvre avrebbe segnalato diverse problematiche relative al sistema di turnazione previsto per il museo. La difficoltà maggiore riguarda la gestione dei visitatori, sempre in gran numero alle porte della iconica piramide di vetro. Il museo si è dunque visto costretto a diramare un comunicato in cui ha dichiarato di chiudere i battenti Lunedì 27 Maggio 2019, con il canonico giorno di pausa settimanale previsto per Martedì 28 Maggio. L’esito della situazione è ancora incerto, dal momento che molto dipenderà dall’esito dell’assemblea dei lavoratori. Presumibilmente, alcune garanzie della riapertura delle attività potrebbero essere determinate dall’annuncio di nuove assunzioni.

Chiude il Castello di Carcassonne

Per il momento si tratta solo di ipotesi e l’unica cosa certa è che il più importante museo francese rimarrà chiuso a fronte delle problematiche evidenziate dai sindacati. Purtroppo, il Louvre non è il solo edificio dal forte potenziale turistico ad aver interrotto le attività. Alla lista si aggiunge il Castello di Carcassonne. Quest’ultimo sarebbe stato chiuso a seguito di una sollevazione da parte dei dipendenti, che hanno inaugurato lo sciopero alla luce della necessità di chiedere maggiori assunzioni da parte della direzione. Infatti, il numero degli addetti ai lavori sarebbe numericamente inferiore agli standard richiesti per un corretto mantenimento del servizio.

Le Olimpiadi 2024

Il governo francese deve correre ai ripari. Infatti, fino a pochi giorni fa il problema principale segnato in agenda era la ricostruzione di Notre Dame, ora, invece, Parigi torna a far sentire la propria voce per avere su di sé la massima attenzione dell’esecutivo. La questione degli scioperi rappresenta un punto spinoso su cui il governo si starebbe già attivando, ma a mettere la Francia con le spalle al muro è la scadenza del 2024.

Infatti, proprio in quest’anno, Parigi ospiterà la nuova edizione delle Olimpiadi, evento sportivo che potrebbe rivelarsi una grande risorsa per la Francia, oppure un grosso problema, come si è dimostrato essere a Rio de Janeiro e ad Atene.

Condividi