Venezia, Lorenzo Quinn presenta Building Bridges

La nuova opera di Lorenzo Quinn a Venezia sta già facendo parlare di se

Lo scultore Lorenzo Quinn continua a far parlare di se e a sorprendere il mondo dell’arte e non solo. Per la sua ultima opera ha scelto Venezia come sfondo. Building Bridges – Costruendo Ponti è in corso di finitura all’Arsenale Nord di Venezia che fa parte dell’implementazione della zona di esposizione della Biennale.

Sei ponti di mani che indicano i valori universali dell’essere umano e che sicuramente attrarranno un gran numero di visitatori e di turisti.

Le mani giganti a Venezia

Lorenzo Quinn, nato a Roma e figlio del premio Oscar Anthony Quinn, è un celebre artista che da anni porta a Venezia le sue opere.

Nel 2017 la sua scultura Support, mani colossali che sorreggevano un albergo sul Canal Grande è stata l’opera d’arte più fotografata di quell’anno. L’opera, in quel caso, rimandava al potere che gli essere umani detengono e alla possibilità che hanno di distruggere il mondo ma anche di poterlo salvare dalla minaccia del cambiamento climatico.

Questa nuova scultura propone invece sei coppie di mani alte 15 metri e lunghe 20 che simboleggiano la volontà di superare le differenze in vari aspetti della vita: geografici, filosofici, culturali ed emotivi. Venezia, secondo le parole dell’artista, è la città perfetta dove esporre questa opera in quanto patrimonio dell’umanità e città di ponti e di connessioni grazie ai vari canali. È la città ideale per cercare di diffondere messaggi di comunità e unità attraverso la costruzione di ponti e non di muri. Building Bridges, titolo dell’opera, è un messaggio sicuramente importante e che assume un significato più profondo se guardiamo la situazione politica mondiale.

Venezia crea “ponti”

Ogni coppia di mani rappresenta uno dei sei valori dell’umanità: l’amicizia, per costruire insieme il futuro; la saggezza, per prendere delle decisioni vantaggiose; l’aiuto, per consolidare relazioni durature; la fede, per confidare nella propria autostima; la speranza, per persistere in sforzi degni di successo e l’amore lo scopo di tutto. L’opera di Quinn è stata terminata l’8 Maggio e presentata il 9 Maggio con una serata ricca di grandi ospiti e un’esibizione straordinaria di Andrea Bocelli e della pianista Lola Astanova.

Quinn, presente all’inaugurazione ha affermato che

L’umanità quando ha lavorato senza divisioni ha sempre fatto delle grandissime cose. Ci sono più di 350 persone che hanno lavorato in questo progetto e siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi nonostante le difficoltà e di questo sono orgoglioso. Anni fa una grande persona ha detto ‘non chiedere quello che l’umanità può fare per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per l’umanità

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