Basilica di rete metallica di Siponto: cos’è e dove si trova

Basilica di rete metallica di Siponto: tutte le informazioni e come visitarla.

La Basilica di rete metallica di Siponto, in Puglia, è una struttura davvero particolare che ricorda quella di una chiesa, attira ogni anno migliaia di turisti. Parliamo dell’opera d’arte contemporanea costruita sulle fondamenta della Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto.

Basilica di rete metallica di Siponto

Nel Dodicesimo secolo, a Siponto, una frazione di Manfredonia in provincia di Foggia, fu costruita una Chiesa romanica, la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto. Di quella Chiesa restano oggi solamente le fondamenta, che sono vicine a una più recente Chiesa medioevale.

Edoardo Tresoldi, un artista di 28 anni, ha terminato a Siponto il progetto chiamato “Dove l’arte ricostruisce il tempo”. Insieme a un gruppo di persone con un’età media di 25 anni, Tresoldi ha ricostruito la struttura della basilica di Siponto utilizzando 4.500 metri di rete metallica, elettrosaldata zincata.

La basilica di rete metallica raggiunge un’altezza di 14 metri e pesa in tutto circa sette tonnellate. La sua opera d’arte si può toccare, non essendo ingabbiata in una teca di vetro. La struttura, infatti, è aperta e disponibile alla fruizione non solo visiva.

Il significato dell’opera

L’intervento realizzato nel Parco Archeologico di Siponto ripropone le sembianze dell’antica basilica paleocristiana costruita a ridosso della chiesa romanica esistente, costruita 600 anni dopo.

Quest’opera ha messo d’accordo il mondo dell’architettura e quello dell’Archeologia, con l’obiettivo di creare qualcosa di nuovo. Innovazione e storia si sono fuse in quella che viene considerata, più che una struttura, una Narrazione.

La prova che questo tipo di narrazione funzioni, sta nei numeri: prima i visitatori erano poche decine, oggi sono 80 mila che rendono questo sito il più visitato della Puglia dopo Castel del Monte. Quest’opera apre nuovi scenari per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e archeologico.

L’installazione si delinea come un ponte nella memoria del luogo e permette al pubblico, così, di relazionarsi con il tempo e con la storia.

Si tratta di una struttura permanente. Per la sua realizzazione ci sono voluti circa cinque mesi e il progetto, commissionato dal ministero del Turismo, è costato 900mila euro, con una spesa complessiva di 3,5 milioni di euro.

L’opera d’arte, inoltre, è stata premiata con il premio speciale alla committenza della Medaglia d’Oro all’Architettura italiana. Parliamo del più prestigioso premio d’architettura italiano istituito da La Triennale di Milano in collaborazione con il Mibac.

Ad oggi è una delle mete più popolari dei turisti nella zona.

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