Corsica, cosa vedere e spiagge migliori

Corsica, un susseguirsi di spiagge e calette. E poi. tramonti sul mare mozzafiato.

Come raggiungere la Corsica

Il mezzo senz’altro più agevole ed economico per raggiungere la Corsica è il traghetto: è possibile prenderlo dai principali porti italiani e la frequenza giornaliera è molto alta durante il periodo estivo.

Si può raggiungere l’isola anche in aereo, sbarcando nell’aeroporto più vicino alla propria destinazione.

Il modo più comodo per spostarsi da un luogo all’altro all’interno dell’isola è utilizzando un mezzo proprio – automobile o moto – noleggiato in loco o trasportato sul traghetto.

È inoltre caldamente consigliato fare un giro a bordo de “u trinichellu“, il vecchio trenino a scartamento ridotto che da Bastia ad Ajaccio attraversa il centro dell’isola: venne progettato a fine Ottocento da Gustave Eiffel e con il tempo è diventato una delle attrazioni più suggestive e caratteristiche della Corsica.

Il trenino attraversa, infatti, gallerie di montagna, ponti, viadotti, gole e torrenti, proponendo al visitatore scenari incantevoli da una visuale unica.

Spiagge migliori della Corsica

La Corsica offre quasi mille chilometri di spiagge incontaminate e mare cristallino. Nell’estremo sud, le spiagge sono scogliere a picco sul mare alternate da calette sabbiose, mentre a nord le coste sono più basse e sabbiose.

Nell’estremo sud – tra Bonifacio e Figari – le spiagge più suggestive sono quella di ‘A Testa‘ e quella della Tonnara: qui sarà possibile fare surf e kite grazie ai venti che soffiano sferzanti sulla costa.

Chi invece preferisce un ambiente più tranquillo potrà addentrarsi nelle cale di Stagnolu e Paraguanu: il mare trasparente si affaccia su un litorale che digrada dolcemente.

Tra Bonifacio e Portovecchio, invece, tra le spiagge più suggestive si possono annoverare quella di Piantarella – bassa e sabbiosa, solcata da un vento debole e costante che la rende ideale ai neofiti del windsurf – la spiaggia di Calalonga – caratterizzata da piccole calette – e la Santa Manza – ideale per il relax più totale.

Non sono da trascurare, però, anche le spiagge più turistiche come la Santa Giulia: la sabbia bianca e finissima, bagnata dal mare trasparente, ospita ogni anno numerose famiglie con bambini che giocano sulla riva. A nord di Porto Vecchio, la costa si dipana in insenature e promontori alternati, lasciando spazio alla baia di Stagnolo, alla spiaggia di San Cipriano e alla lingua sabbiosa di Pinarellu.

Corsica cosa vedere

Tra una giornata di relax in spiaggia e un’altra vale la pena soffermarsi a visitare le meraviglie antropiche e non solo che l’isola è in grado di offrire.

La cittadina di Bonifacio sorge su un’alta rocca e si trova a picco sul mare. La bianca pietra calcarea locale caratterizza l’aspetto degli edifici, rendendo la città quasi abbacinante per i visitatori il riflesso del sole estivo.

Ajaccio, il capoluogo della Corsica, è sicuramente una delle tappe obbligatorie della visita: i suoi colori vivaci e la struttura labirintica ben caratterizzano la città, colma di tradizione portuale e mercantile. I tramonti sul mare saranno indimenticabili.

Posta quasi all’estremo nord dell’isola, l’antica cittadina di Bastia – fondata dai Genovesi nel 1387 – unisce il fascino dell’antica città marinara alla raffinata modernità francese: botteghe e boutique tradizionali si mescolano con chiese e cattedrali barocche.

Dopo una giornata al mare, alle spalle della spiaggia di Piantarella, è possibile visitare i resti di un sito archeologico romano, datato tra il I ed il IV secolo d.C..

Nell’entroterra còrso è possibile infine imbattersi in diversi ‘ponti genovesi’, ovvero dei ponti ‘a schiena d’asino’ che servono a guadare fiumi e corsi d’acqua; spesso sono incastonati in paesaggi mozzafiato nell’entroterra isolano. Immersi in percorsi di trekking, vengono attraversati esclusivamente da persone o da greggi di animali.

Uno dei più celebri e facilmente raggiungibili anche in automobile è il Ponte di Pianella, a Ota, detto anche Ponte Vechju. Si staglia, sottile ma maestoso, tra l’altopiano còrso, riflettendosi sull’acqua cristallina del ruscello che attraversa.

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