Giovedì Santo: come si festeggia nella tradizione napoletana

Il Giovedì Santo è un giorno che facendo parte della settimana santa di Pasqua, è ricco di usanze: scopriamo la tradizione napoletana.

Il Giovedì Santo è ormai arrivato, un giorno che facendo parte della settimana santa di Pasqua, è ricco di tradizioni ed è molto sentito dalle comunità credenti.

Quella napoletana, in particolare, è molto legata alla religione e in generale alle tradizioni che rendono unica questa città speciale.

Giovedì Santo: come si festeggia nella tradizione napoletana

Se siete curiosi di sapere come si festeggia questo giorno importante a Napoli, preparatevi a scoprire una tradizione lontana, che si manifesta attraverso il cibo, elemento fondamentale per la città partenopea.

Il Giovedì Santo e la zuppa di cozze

Il Giovedì Santo a Napoli significa una cosa sola: zuppa di cozze! La troverete in ogni piatto e su ogni tavola, sia nelle case, sia nei ristoranti, che non mancano di rispettare questa tradizione ormai secolare.

Ma perchè si mangia proprio questo piatto? Una spiegazione c’è ed è legata alla figura controversa e leggere del sovrano Ferdinando I, dedito ai piaceri e all’ozio, che più di tutti i re del Regno di Napoli, ha spesso tralasciato i suoi doveri per dedicarsi a divertimento e lascività.

Uno dei motivi per cui si ricorda Ferdinando I, è il suo amore per il cibo, in particolare per il pesce: una cosa immancabile ai suoi banchetti sfrenati erano proprio piatti succulenti e abbondanti.

La sua passione per il pesce lo porta a voler costruire uno spazio apposito per poter pescare le cozze, così da dilettarsi come pescatore. Inventerà poi una ricetta davvero squisita, utilizzando proprio questo mollusco, ovvero le “Cozzeche dint’a Cannola“, “le cozze nella culla“, dove la culla sono i pomodori di Sorrento, rimpinzati con un gustoso ripieno di cozze, aglio, capperi, origano, olio, sale, pepe e la muddica atturrata.

Tuttavia, questo comportamento così lascivo e sbarazzino di Ferdinando I non andava troppo a genio al frate domenicano Gregorio Maria Rocco, molto importante a corte. Il sovrano non potendo ignorare il suo giudizio decide di ridimensionarsi e consumare pietanze meno succulente e più semplici.

Il giorno del Giovedì Santo però non può rinunciare al suo piatto preferito: le cozze. Allora richiede un piatto più semplice rispetto alle cozze nella culla, optando così per una tranquilla zuppa!

La zuppa oggi

Oggi la ricetta della zuppa prevede che le famiglie napoletane scelgano delle cozze meno prelibate, ma più economiche così da rispettare l’antico volere del frate Gregorio Maria Rocco.

A parte il cibo in tavola, il Giovedì Santo è fatto di famiglia, compagnia e allegria!

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