Storia del campanile di Curon e curiosità sulla Val Venosta

La storia del campanile sommerso di Curon, nel Trentino-Alto Adige, e le curiosità più interessanti da scoprire.

Nella regione del Trentino-Alto Adige non passa inosservato il famoso campanile sommerso di Curon, con la sua incredibile storia e le leggende legate al luogo. Un lago suggestivo, interessante, e meta di turisti e appassionati di luoghi particolari.

L’interessante storia del campanile di Curon

Il Campanile nel lago, diventato il simbolo della Val Venosta è un luogo che incanta e suggestiona. Dal lago di Resia, davanti alle montagne della Vallelunga, emerge un campanile sommerso.

Ad incuriosire non è solamente la sua particolare posizione, ma anche la sua tetra storia.

Infatti, la chiesetta romanica risalente al XIV secolo è testimone dell’irresponsabile costruzione della diga avvenuta subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Storia

Il progetto originale era un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica. Il governo italiano nel 1920 ha ripreso il progetto e ha concesso una elevazione del livello d’acqua fino a 5 metri. La dimensione di questo progetto non era tanto preoccupante perché non aveva un immediato pericolo per i paesi Curon e Resia.

Tuttavia, nel 1939 lo Stato concesse al consorzio Montecatini la costruzione di una diga in basso al “Mittersee”, la quale doveva permettere un ristagno d’acqua fino a 22 metri. La popolazione di Curon e Resia è stata totalmente trascurata. Con l’inizio della seconda guerra mondiale il progetto fu temporaneamente abbandonato. Gli abitanti dell’alta Val Venosta credettero che il progetto del bacino artificiale fosse sepolto per sempre. Invece, nel 1947, il consorzio riprese in mano la costruzione del lago artificiale.

Nell’estate del 1950 stava per compiersi il progetto. L’acqua inghiottì per sempre il vecchio paese di Curon Venosta e parte del comune di Resia, che oggi riposano a 22 metri di profondità. Ben 677 ettari di terreno sono stati sommersi. Con questo progetto quasi 150 famiglie hanno perso i loro averi, la metà di queste è stata costretta all’emigrazione.

Oggi il campanile nel lago a Curon è stato messo sotto protezione ed è diventato una calamita per turisti e il simbolo del comune. Ma non è solo la storia ad intrigare i visitatori. Infatti, attorno al campanile ruotano miti e leggende.

La leggenda

Una leggenda narra che, durante le notti d’inverno, quando il lago ghiaccia e il campanile si può addirittura raggiungere a piedi, si senta ancora il suono delle campane. L’aspetto più tetro della leggenda è lo scontro con la realtà. Infatti, queste campane di cui pare si oda ancora il suono, furono rimosse il 18 luglio 1959, prima della creazione del bacino artificiale.

Location per serie tv

Oggi il campanile di Curon è uno dei punti più affascinanti del lago di Resia, che attira un ampio numero di fotografi. Ma non solo. Il lago, infatti, sta diventando sempre più famoso perché diventato location della stuzzicante serie tv Curon, ora disponibile su Netflix.

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