La bastione del Castillo de San Marcos e la Sally Port

Il forte fu costruito con oltre 400,000 blocchi di roccia lumachella e ognuno veniva tagliato e posizionato manualmente, seguendo un tipo di costruzione di fortificazioni detto sistema a bastioni – con sporgenze a forma di diamante ad ogni angolo del forte.

Questo tipo di costruzione elimina i punti ciechi per le sentinelle posizionate nei casotti in ogni punto della bastione ed aumenta la potenza di fuoco della roccaforte permettendo a molteplici cannoni di sparare su uno stesso obiettivo.

L’entrata al Castillo de San Marcos è detta Sally Port.

Il nome deriva dal termine francese “sallie”, che significa andare avanti. La Sally Port avrebbe dovuto essere l’unica via di accesso e d uscita dalla fortificazione. Questo è l’unico punto in cui potete veramente rendervi conto dello spessore delle mura – dai 420 ai 580 cm di spessore della base stringendosi poi verso l’alto fino a un’ampiezza di 275 cm. È qui che potete osservare il secondo ponte levatoio e la pesante porta scorrevole, chiamata saracinesca.

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Alessandra Baroni

Alessandra Baroni nasce a Mortara (Pavia) nel 1982. Dopo aver conseguito il diploma linguistico a pieni voti si iscrive al Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università del Piemonte Orientale. Grazie a una serie di borse di studio per la mobilità internazionale, ha la possibilità di studiare un anno presso l’Università di Alicante (Spagna). L’anno seguente si laurea con una tesi sul Don Chisciotte scritta in collaborazione con professori dell’Università Complutense di Madrid. Continua gli studi universitari iscrivendosi al Corso di Laurea Specialistica in Traduzione Letteraria e Tecnico-Scientifica presso l’Università La Sapienza di Roma. Svolge un tirocinio in una casa cinematografica e discografica, eseguendo lavori di traduzione e adattamento testi e occupandosi delle relazioni internazionali. Nel 2007 consegue la Laurea Magistrale con Lode. Inizia da subito una collaborazione con diverse case editrici interrotta solo nel 2009 per trascorrere un anno negli Stati Uniti dove lavora come Rappresentante Culturale. Tornata in patria, ritorna a lavorare come traduttrice, autrice ed insegnante di lingue.