Bath mira a ottenere il doppio riconoscimento UNESCO

Bath vuole divenire l'unico sito con doppio riconoscimento UNESCO nel Regno Unito. Lo scopo? Rientrare tra le principali città termali storiche.

Bath mira a diventare l’unico sito con un doppio riconoscimento UNESCO nel Regno Unito. La candidatura per l’elenco aggiornato dei patrimoni dell’umanità, che verrà presentata all’UNESCO alla fine di gennaio, ha il fine di consacrare Bath tra le principali città termali storiche in Europa.

La scelta di inserire Bath tra i patrimoni mondiali risale al 1987 ed è dovuta a diversi motivi: le sue sorgenti termali, i resti romani, l’architettura neoclassica, l’urbanistica innovativa e la vita sociale che fiorirono nel XVIII secolo nonché l’ambiente verde della città.

Bath, la proposta per l’UNESCO

Le motivazioni alla base della nuova proposta si sovrappongono ad alcuni di questi aspetti, ma sono più specifiche. Bath ha unito le forze con altre 10 città termali europee per richiedere lo status di Patrimonio Mondiale dell’Umanità e creare un’unica lista chiamata Grandi Terme d’Europa. Le altre città termali sono Spa in Belgio, Vichy in Francia, Baden-Baden, Bad Ems e Bad Kissingen in Germania, Baden bei Wien in Austria, Montecatini Terme in Italia e Karlovy Vary, Františkovy Lázně e Mariánské Lázně nella Repubblica Ceca.

Ciò che accomuna le città che hanno accettato di avanzare questa proposta è il fatto che tutte abbiano saputo sfruttare le loro sorgenti naturali e acque minerali per scopi medicinali sin dal 1700. Inoltre, ogni città è riuscita a conservare degli edifici termali caratteristici: ad esempio, diversi edifici delle Thermae Bath Spa risalgono al periodo georgiano, così come la grandiosa Pump Room.

Un’idea per abbattere i confini del mondo

Non è la prima volta che viene avanzata una proposta del genere. Esistono infatti già delle liste di patrimoni “transnazionali“, cioè che includono località di paesi diversi, come l’elenco delle palafitte preistoriche sparse per le Alpi.

“L’idea di creare la lista Grandi Terme d’Europa è innovativa perché racchiude insediamenti urbani di paesi diversi”, afferma Tony Crouch, World Heritage Manager della città di Bath. “Proprio per questo motivo è stato difficile avanzare una candidatura complessiva: ci sono voluti almeno otto anni. Ma sono molto fiducioso del risultato. L’UNESCO si occupa di promuovere la pace e l’armonia attraverso la cooperazione internazionale, quindi in generale è favorevole a questo tipo di progetti transfrontalieri”.

“Ottenere la seconda iscrizione al Patrimonio Mondiale dell’Umanità darebbe un’enorme spinta al turismo di Bath, e aumenterebbe soprattutto la consapevolezza delle sue offerte per il wellness”, ha aggiunto. “Per Bath sarebbe come avere due stelle Michelin, non una sola”.

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