La tradizione cinese dei piedi piccoli: storia e curiosità

La storia e il significato della tradizione cinese del loto d'oro per avere i piedi piccoli.

Uno degli usi più particolari è quello del loto d’oro, una tradizione cinese che rende i piedi piccoli. Un sistema di fasciature che deformano i piedi delle donne. Scopriamo, quindi, la storia e la pratica utilizzata in Cina.

Tradizione cinese per i piedi piccoli

La Cina è famosa per le particolari tradizioni tramandate nei secoli, come quella del loto d’oro, o giglio d’oro. Questa pratica aveva lo scopo di deformare i piedi delle donne, rendendoli più piccoli.

La deformazione rendeva, inoltre, l’andatura della donna molto precaria e oscillante nelle donne.

Questa particolare tradizione era in auge durante la dinastia Song, tra il 960 ed il 1279, ma continuò anche durante le dinastie Ming e Qing. Negli anni, poi, la pratica è andata via via scomparendo, soprattutto durante il XX secolo.

Oggi, questa pratica è conosciuta con il nome di piedi fasciati ed è stata abolita dal presidente Mao. Ma scopriamo in cosa consiste e il significato di questa usanza.

Storia dei piedi fasciati

Secondo un’antica leggenda, la pratica del Loto d’oro sorse intorno al 900 d.C. da una concubina imperiale. Pare, infatti, che per accaparrarsi il favore dell’imperatore si era fasciata i piedi con lunghe fasce di seta bianca per poi danzare la Danza della luna sul fiore del Loto.

Solamente con la dinastia Qing, sotto la reggenza dei reggenti Manciù, si tentò di abolire la pratica. Questi, infatti, non essendo cinesi, erano contrari alla fasciatura dei piedi.

Tuttavia, la pratica fu abolita ufficialmente da un decreto imperiale del 1902, ma ci vollero 50 anni affinché la pratica scomparisse gradualmente.

Significato e tecnica

La pratica dei piedi fasciati si diffuse per mero gusto estetico, e si diffuse prima tra le classi più facoltose. Successivamente, però, la pratica assunse un vero e proprio simbolo dello status sociale. Infatti, la donna con i piedi fasciati, essendo impossibilitata a svolgere lavori pesanti o rurali, aveva un marito facoltoso.

La pratica simboleggiava anche la sottomissione della donna all’uomo poiché le donne con i piedi fasciati erano fisicamente dipendenti dal loro uomo, ed era estremamente difficile allontanarsi dalla propria casa a causa della difficoltà di equilibrio.

Inoltre, la fasciatura dei piedi era importante anche prima del matrimonio. La pratica, infatti, garantiva che la sposa avrebbe compiaciuto in ogni modo il marito, era prova di un’alta sopportazione del dolore, di coraggio e di docilità caratteriale di una donna.

La pratica iniziava già in tenera età, tra i 2 e gli 8 anni per le famiglie più facoltose. La benda era larga cinque centimetri e lunga fino a tre metri. La deformazione consisteva in due operazioni distinte. Con la prima si piegavano le quattro dita più piccole al di sotto della pianta del piede. Poi si avvicinavano l’alluce ed il tallone inarcando il collo del piede. In questo modo le articolazioni del tarso e le ossa metatarsali si deformavano con il tempo. In questo modo il tallone era l’unico punto di appoggio.

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