Come si festeggia il Carnevale nel Mondo: tutte le curiosità

Come si festeggia il Carnevale nel mondo? Quel che è certo è che non mancano musica, colori e tanta allegria.

Ovunque è il momento dell’anno in cui è consentito divertirsi, esagerare, scherzare, mascherarsi o architettare burle. Non ovunque, però, nello stesso modo. E allora: come si festeggia il Carnevale nel Mondo? A ogni latitudine la propria tradizione, con radici che affondano fino in epoche pagane per poi venir mantenute e tollerate anche in era cristiana, quando il Carnevale è rimasto il tempo in cui è lecito ammattire un pochettino, così da alleggerir lo spirito in vista della contrizione quaresimale.

Come si festeggia il Carnevale nel Mondo

“Posto che vai tradizione che trovi”, il mondo è ricco di eventi e riti unici da non perdere, alcuni sono davvero bizzarri.

Rio de Janeiro a ritmo di samba

Tra le manifestazioni carnevalesche più celebri e sontuose ci sono quelle di Rio de Janeiro, capaci di attrarre fino a 2 milioni di presenze al giorno.

Qui durante il periodo di Carnevale l’ordine è sovvertito ufficialmente. A comandare, aprendo la sessione di festeggiamenti e divenendo addirittura sindaco della città, è Re Momo, autorità indiscussa del Carnevale carioca che gioisce tra luci e colori a ritmo di samba.

Non c’è quartiere che non abbia il suo blocos, il comitato organizzatore cui fanno capo scuole di samba e bande musicali, quasi 300. Sono principalmente loro ad animare le notti del Carnevale di Rio, tanto che nel 1984 si è scelto di creare un luogo dedicato proprio alle sfilate: è il celebre Sambodromo, coi suoi 85 mila posti affacciati sull’arena della samba per eccellenza, un autentico monumento al Carnevale.

A Venezia

Dai cieli fin sull’acqua e poi tra calli e campielli, nei giorni del Carnevale Venezia si cala tutta intera nella festa. Maschere e mantelli, piume e abiti spesso mutuati dai personaggi goldoniani della commedia dell’arte tra Arlecchini e Colombine popolano la città per giorni e notti animati da musica, balli ed eventi collaterali molti dei quali esclusivissimi e decisamente glamour. Il tutto nella suggestione della città sospesa sull’acqua che, curiosamente, riceve però dall’aria la principale scintilla carnevalesca con il Volo dell’Angelo, ogni anno incarnato da una personalità differente che dalla metà del Cinquecento si cala dal campanile di San Marco fino alla piazza sottostante.

A New Orleans

Tra le manifestazioni carnevalesche più celebri degli Stati Uniti c’è senz’altro il Mardi Gras di New Orleans in Louisiana. Viola, giallo e verde i colori distintivi della festa che annovera tra i suoi usi peculiari il lancio di dobloni, inaugurato nel 1872 per dare il benvenuto al nobile pietroburghese Aleksej Aleksandrovič Romanov.

Lungo questi binari della tradizione corre un Carnevale con tratti davvero sopra le righe, che anima gli spazi urbani tra l’Uptown e il Canal Street riempiendoli di sonorità prevalentemente jazz. Cinque le giornate della manifestazione preparata per settimane dalle Krew, le congregazioni anche secolari sparse in città.

A Tenerife

La Regina del Carnevale si incorona a Tenerife, nelle isole Canarie. E’ proprio l’assegnazione dello scettro a Sua Maestà la signora della festa l’evento centrale delle manifestazioni che si prolungano per due settimane. Musica e sfilate, certo, con quella principale (il Coso) che si svolge il martedì grasso. Soprattutto però è il teatro di strada con le sue murgas, caratteristiche forme drammaturgiche, a distinguere questo Carnevale animato da un centinaio di gruppi artistici tra danzatori, attori, musicisti e figuranti.

A Basilea

Patrimonio immateriale dell’umanità: tale è dal 2017 secondo l’Unesco il Carnevale di Basilea, quel Fasnacht che è evento unico nel cuore della Svizzera e che sospende il tran tran cittadino e l’ordine delle consuetudini. La principale caratteristica di questa vitale manifestazione è proprio sovvertire l’ordinario fin dal calendario. Infatti la matta tre giorni di Basilea inizia quando il resto del pianeta già si è ricomposto nel mercoledì delle ceneri. Ecco a Basilea no: lì la festa ha inizio dai rintocchi del Morgherstraich, con maschere beffarde che sfilano per la città rischiarata solo dalle lanterne portate in testa, marciando al suono e ritmo di pifferi e tamburi.

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