Islanda, crolla un blocco di ghiaccio: turisti nel panico

Brutta avventura per un gruppo di turisti intenti ad ammirare il ghiacciaio di Breidamerkurjokull.

Un gigantesco blocco di ghiaccio si è staccato improvvisamente dalla parete principale del Breidamerkurjokull, lingua del ghiacciaio Vatnajökull, nel Sud Est dell’Islanda. Il crollo ha provocato una seria di onde anomale proprio mentre un gruppo di turisti erano intenti a fotografare e ammirare il panorama dalla laguna.

L’accaduto

L’episodio è avvenuto lo scorso 31 Marzo e documentato da un video che mostra i turisti allontanarsi prima che la riva rocciosa venga investita dalle onde. I presenti, appena compreso il pericolo, hanno cominciato a correre per evitare di essere travolti dall’acqua gelida.

Fortunatamente la zona è accessibile solo con guide locali che organizzano briefing per istruire i gruppi di visitatori in caso di pericolo. È facile, infatti, che i pezzi di ghiaccio si stacchino improvvisamente Vatnajökull, creando una serie di numerosi iceberg galleggianti e dando vita ad un paesaggio suggestivo. Solitamente i crolli non sono così importanti da provocare onde che metta in pericolo i visitatori.

La laguna di Jökulsárlón

Prende nome dal lago di origine glaciale più grande dell’Islanda. Una delle caratteristiche più sorprendenti è la presenza di numerosi iceberg che derivano dalla lingua del ghiacciaio protagonista dello sfortunato evento del 31 marzo. I blocchi che cadono dal fronte del ghiacciaio Vatnajökull derivano sul lago, fino a raggiungere il mare. I colori di questi piccoli massi di ghiaccio assumono sfumature di colori che variano dal turchese al blu profondo, con punte di giallo, grazie alla presenza del solfuro di origine vulcanica, e di nero, per la cenere. L’unione di questi crea un paesaggio variegato che attira ogni anno milioni di turisti e curiosi, a cui viene data la possibilità di navigare sul lago grazie a delle barche anfibie o gommoni. In estate è normale fare delle mini crociere tra gli iceberg senza correre alcun problema, da cui, i più fortunati, riusciranno a vedere le foche che abitano questi luoghi.

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