Lingua parlata in India, cosa sapere

Le lingue parlate in India sono numerose, quale scegliere?

L’India non è una nazione ma è una confederazione di stati molto diversi fra loro per etnie e tradizioni e a parte la moneta, che è la stessa in tutto il subcontinente, hanno davvero poco in comune l’uno con l’altro, in particolare per quanto riguarda la storia antica e quella recente, compreso il periodo coloniale.

Infatti alcune zone erano sotto il dominio inglese mentre altre sono finite in mano ai portoghesi, agli spagnoli e agli olandesi. Inoltre bisogna considerare il fatto che alcune zone soprattutto nei nordest hanno forti componenti islamiche e quindi le lingue sono influenzate dalle lingue arabe, dal turco e dal persiano.

Scopriamo di più sulla lingua parlata in India.

Lingua parlata in India, quali sono

Attualmente le lingue ufficiali dell’India sono 22 ,di cui 18 moderne e 4 classiche e sono parlate circa da 96% della popolazione. Ciò significa che realtà ci sono anche altre lingue, ma decisamente meno diffuse, anche se si parla di numeri molto alti rispetto ai nostri standard.

Inoltre non si può neanche dire che le lingue vengono parlate in forma pura ed alla fine il conteggio porta, tra dialetti e varianti locali, a circa 122 idiomi parlati in India, il che rende questo subcontinente uno dei luoghi della terra con più varietà.

Spesso gli indiani si trovano a parlare fra di loro usando lingue di origine estera quando non riescono a trovare un dialetto comune, in particolare se provengono da zone molto distanti e appartenenti a ceppi diversi.

Le lingue originali dell’India appartengono a 4 famiglie, legate a loro volta ai quattro gruppi etnici e sono: Indo-Ariane, Dravidiche, Sino-Tibetane e Austro-Asiatiche, anche se le prime due sono sicuramente le più diffuse con il 74,3% e il 23,9% dei parlatori, distribuiti in aree piuttosto ben distinte, a nord e sud dell’India.

Le origini delle lingue

Nei secoli l’India è stata interessata molte migrazioni ed invasioni, ognuna delle quali ha portato il suo contributo alla lingua nel territorio in cui è arrivata. Inoltre i flussi migratori sono stati poco uniformi e molto diluiti nel tempo, quindi spesso i contributi sono diventati complicati da riconoscere, e le parole entrate nelle lingue parlate provengono da linee temporali ben distinte.

Le lingue Indo Ariane probabilmente entrano nel subcontinente attorno al 1500 a.C e la loro evoluzione più famosa è il sanscrito, la lingua perfetta, utilizzata per trascrivere i testi sacri. Attualmente è la base di tutte le lingue parlate nella parte centrosettentrionale dell’India e costituisce il ceppo più diffuso, e sotto forma di Hindi è una delle due lingue ufficiali.

Nel sud dell’India dominano le lingue dravidiche, la cui origine è poco nota, anche se le popolazioni che le parlano sono molto fiere dei loro idiomi e gli studiosi locali dicono che si tratta delle lingue autoctone del subcontinente. Fra queste troviamo il Tamil ,che è una delle lingue con la maggior continuità letteraria nel mondo.

Le lingue Austro asiatiche diffuse soltanto nello stato dell’Orissa hanno alcune caratteristiche in comune con quelle degli aborigeni australiani e devono probabilmente la loro origine a migrazioni molto antiche.

Infine sono presenti le lingue Sino-Tibetane sono parlate nel nord ovest ,sul confine con la Cina. Inoltre le dominazioni e infiltrazioni turche, persiane ed arabe hanno portato alla formazione della lingua Urdu parlata nelle zone occidentali e negli stati con forte presenza musulmana.

Che lingue parlare con gli indiani?

Gli indiani parlano in pratica un milieu di lingue, anche perché nel 1837 fu stabilito che l’inglese dovesse essere la lingua ufficiale delle colonie ed ha lasciato una fortissima impronta nel vocabolario. In generale, soprattutto nelle zone turistiche si può essere abbastanza sicuri di potersi esprimere in inglese, ma si deve tener presente che la versione scolastica può essere quasi un muro, perché a causa di peculiarità di pronuncia, si parla di hindglish.

Solitamente con un po’ di pazienza, dopo aver capito gli scambi vocalici, di durezza delle consonanti ed altri dettagli, l’inglese parlato in India è comprensibile. Purtroppo la lingua di fondo,che influenza la pronuncia, non somiglia nelle sonorità alla nostra, quindi può essere complicato comunque.

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