Pasqua 2019, dove andare e cosa fare

In occasione di Pasqua vediamo le principali mete ricercate dagli italiani per una breve vacanza.

Pasqua è il giorno in cui le famiglie italiane si prendono qualche giorno di vacanza per staccare dalla quotidianità.
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Pasqua 2019: dove andare

Una breve vacanza è resa possibile dal fatto che gli alunni staranno a casa, per il ponte di Pasqua e per l’Anniversario della Liberazione, dal 19 al 28 aprile. In questi giorni è possibile trascorrere del tempo con la propria famiglia, o con gli amici, al di fuori della propria città pur rimanendo in territorio nostrano.

Le mete preferite dagli italiani riguardano maggiormente il Sud italia infatti un noto sito di viaggi online ha stilato una classifica delle mete preferite dagli italiani per le vacanze di Pasqua. La maggior parte riguardano il meridione, preferito dai più in quanto offre delle temperature molto più miti rispetto al Nord. Il primo posto se lo aggiudica la Sicilia con ben due località scelte per trascorrere questi giorni di relax.

Sicilia

Situata ai piedi del monte Etna, a metà strada tra Messina e Siracusa, Catania è una delle principali destinazioni degli italiani che decideranno di andare in vacanza nel periodo di Pasqua. Questa decisione è dovuta al fatto che già nel periodo di Aprile si raggiungono tranquillamente temperature pari a 20 gradi durante la giornata.

Uno dei tratti distintivi della città è rappresentato dalla rilevante presenza di resti romani. Si annoverano tra i più importanti da visitare il teatro romano, l’anfiteatro, le terme, la fontana dell’elefante e per ultimo, ma non per importanza, il Castello Ursino.

Un’altra meta sicula è Palermo che è stata nominata capitale della cultura 2018 e offre molteplici luoghi di interesse. Tra le molteplici attrazioni degne di nota, e di una visita, sono il palazzo dei normanni, il teatro Massimo, le catacombe dei Cappuccini che contengono circa 8000 salme e per finire Grotte dell’Addaura, luogo in cui si possono vedere dei graffiti rupestri risalenti al periodo del paleolitico. Entrambe le città sono dotate di aeroporto e quindi raggiungibili da quasi tutte le maggiori città italiane. I prezzi per i singoli voli sono variabili ma si possono trovare a partire dai 30 euro in su.

Napoli

Nelle festività Napoli è sempre meta ambita dagli italiani. La città, situata nella regione della Campania, ha molto da offrire ai visitatori. Sicuramente la disponibilità e la cordialità della gente del posto fa della città partenopea un’ottima destinazione. Napoli è ricchissima di luoghi che si prestano ad essere visitati e tra di essi possiamo annoverare i molteplici parchi come: il Parco Virgiliano in grado di offrire una vista mozzafiato sulla città e sul maestoso Vesuvio; il Parco di Capodimonte premiato plurime volte come miglior parco di Italia dove al suo interno è possibile seguire sette percorsi diversi grazie ai quali si possono ammirare ben 400 specie di alberi secolari. Consigliata è anche una passeggiate nel centro storico in quanto è un vero e proprio museo a cielo aperto. Da vedere assolutamente anche il Cristo Velato, opera in marmo risalente al 1753, situato presso il Museo Cappella Sansevero.

Napoli è facilmente raggiungibile tramite treno oppure, per chi volesse, sono disponibili anche aerei a partire da euro 50. Anch’essa gode di temperature prettamente miti e tempo per lo più soleggiato.

Alghero

Un’altra meta è Alghero situata nel Nord della Sardegna nella provincia di Sassari. Offre temperature primaverili quasi tutto l’anno ed è affacciata proprio sul Mar Mediterraneo sul lato Ovest dell’isola. La vedere, nella città sarda, la cattedrale di Santa Maria e la spiaggia Le Bombarde, una tra le più belle dell’isola, ai limiti del caraibico.

Otranto

Otranto è un comune pugliese di circa 5600 anime. Sebbene sia un comune abbastanza piccole offre molti spunti per gite e visite. L’imponente cattedrale è assolutamente da visitare anche perché sarà impossibile non notarla. La sua facciata fu rifatta dopo l’invasione turca e di inestimabile valore è il mosaico pavimentale al suo interno eseguito nel 1100 d.C.

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