Sette meraviglie del mondo antico, quali sono?

Le sette meraviglie del mondo antico sono intrise di storia e fascino.

Tanto si è raccontato e letto riguardo le sette meraviglie del mondo antico, opere realizzate dall’uomo ed esistite contemporaneamente tra il 250 a.C. e il 226 a.C.: lo stesso Antipatro di Sidone le cita in una sua poesia del 140 a.C..

Tranne una, tutte sono scomparse, distrutte da fenomeni naturali o dalla mano dell’uomo: eppure tanto era la loro magnificenza che ancora oggi, a distanza di millenni, non se ne è persa la memoria.

Sette Meraviglie del mondo antico

Giardini Pensili di Babilonia

I Giardini Pensili furono costruiti nel 590 a.C. circa in Mesopotamia, nei pressi dell’attuale Baghdad, per volere del re Nabucodonosor II.

Si presentavano su più livelli, con fiori, piante e alberi irrigati grazie alle acque del fiume Eufrate: dovevano essere davvero spettacolari, come le rappresenta Degas nel suo quadro “Semiramide alla costruzione di Babilonia”.

Il termine giardino, nella cultura mesopotamica, indicava qualcosa che oggi potremmo definire un paradiso. La leggenda narra che la lussuriosa regina Semiramide raccogliesse rose dai giardini nonostante le aride temperature del luogo.

Colosso di Rodi

La statua alta 32 metri dedicata al dio Helios era considerata da Plinio il Vecchio tra le opere più belle dell’epoca. È stata eretta da Caletus, discepolo di Lisippo, come ringraziamento al dio del sole per la vittoria riportata contro Demetrio I Poliorcete.

Nel 226 però un terremoto la distrusse, lasciandola sul fondo del mare per quasi otto secoli, fino a quando gli arabi la fecero a pezzi portandola via dalla Grecia.

Mausoleo di Alicarnasso

Il Mausoleo di Alicarnasso, nell’attuale località turca di Bodrum, non era altro che la mastodontica tomba di Mausolo fatta costruire dalla moglie-sorella Artemisa.

Molti vi lavorarono, da Skopas a Briasside, da Pitide a Timoteo: oltre il basamento, si innalzava una sorta di piramide con in cima una quadriga, i cui resti sono oggi esposti nel British Museum di Londra.

Il progetto era talmente sontuoso che i lavori furono portati a termine anche in seguito alla morte di Artemisa. Questa meraviglia del mondo antico ha fatto sì che ogni tomba colossale, venisse chiamata appunto mausoleo.

Tempio di Artemide

Tra le meraviglie del mondo antico c’è poi il Tempio di Artemide, costruito a Efeso in Turchia nel 560 a.C. con l’importante finanziamento del re Creso: il tempio era in stile ionico e con le sue più di cento colossali colonne, era considerato una delle costruzioni più grandiose dell’antichità.

Purtroppo però nel 356 a.C. un certo Erostrato, desideroso di passare alla storia, diede fuoco al tempio, distruggendolo. La leggenda narra che che la dea Artemide, intenta a benedire la nascita del piccolo Alessandro Magno, non si accorse della devastazione del luogo sacro a lei dedicato.

Faro di Alessandria

Il Faro di Alessandria dominava l’isola di Pharos, davanti ad Alessandria d’Egitto: era alto 134 metri e il suo fascio di luce, realizzato con specchi di bronzo di giorno e falò di notte, poteva essere scorto dai naviganti a una distanza di 48 km.

Era un’opera di ingegneria davvero straordinaria, con un basamento, sede degli alloggi di chi lavorava nel faro, e una imponente torre ottagonale sovrastata dalla statua di Zeus in cima.

Statua di Zeus

Proprio la Statua di Zeus di Olimpia era un’altra meraviglia del mondo antico, progettata da Fidia nel 432 a.C.. Era alta 13 metri tanto che Strabone scrive che se la statua si fosse alzata in piedi avrebbe sfondato il tetto del tempio.

Zeus appariva seduto su un trono di ebano ed era ricoperto di avorio e oro; il suo mantello era in lamine dorate e nelle mani reggeva lo scettro con l’aquila e una Nike. Si narra che l’abbandono del paganesimo portò al declino dell’opera che pare fu trasportata a Costantinopoli, dove andò completamente distrutta.

Piramide di Cheope

Infine c’è la Piramide di Cheope, l’unica ancora visibile nella Piana di Giza in Egitto nonostante siano passati più di 5000 anni dalla sua costruzione, nel 2584 a.C..

Nonostante un tempo fosse splendente per il granito lucidato, la tomba di Cheope ancora oggi incute timore reverenziale, con la camera mortuaria, la Sala del Re e la sala della Regina custodite nel ventre di questa misteriosa quanto straordinaria opera.

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