Botswana: cosa vedere, terra di deserti e animali selvatici

Botswana, cosa vedere e cosa fare in uno degli Stati africani più intriganti e avventurosi del continente.

Il territorio del Botswana è uno dei più selvaggi e intriganti dell’Africa, ma cosa vedere e cosa fare in un luogo ricco di natura selvatica? Tutte le informazioni per un viaggio indimenticabile nel cuore del continente africano.

Botswana, cosa vedere: consigli di viaggio

La Repubblica del Botswana è uno Stato indipendente dell’Africa meridionale, senza sbocchi sul mare. Un territorio arido e selvaggio, ideale per un safari alla scoperta di luoghi meravigliosi nella savana africana.

Tuttavia, prima di partire è fondamentale conoscere quali sono i vaccini obbligatori e quelli facoltativi, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Affrontare un viaggio a Botsawa significa avere il privilegio di ammirare animali selvaggi splendidi come giraffe, leoni e ghepardi nel loro habitat naturale. Un territorio, infatti, caratterizzato dalla natura incontaminata, tra deserti e riserve faunistiche.

Vediamo, quindi, quali sono i luoghi più incredibili da esplorare a Botswana.

Delta dell’Okavango

Un luogo incredibile, dai colori accesi e dai panorami mozzafiato è il delta dell’Okavango, il secondo più grande delta fluviale interno del mondo, dopo il delta interno del Niger, e rappresenta uno degli ecosistemi più insoliti del pianeta. Le acque del fiume, infatti, formano una pianura alluvionale di 15 000 km² di estensione, caratterizzata da una complessa e mutevole griglia di canali, lagune e isole.

Ad oggi, una parte del territorio è stata dichiarata riserva naturale, anche nota come Riserva faunistica Moremi, diventata la principale attrazione del Botswana.

La riserva faunistica Moremi ospita quasi 500 specie di uccelli e una vasta gamma di altre specie di fauna selvatica. Si possono avvistare, infatti, bufali, giraffe, leoni, leopardi, ghepardi, iene, sciacalli, zebre e impala. Il licaone è uno dei residenti nella riserva ed è stato oggetto di un progetto di protezione sin dal 1989.

Parco nazionale del Chobe

Fondato nel 1967, il Parco nazionale del Chobe è situato nella parte nordovest del Paese ed è considerato il parco più rinomato del Botswana, nonché uno dei più noti dell’intera Africa. Questo per la varietà e l’abbondanza della vegetazione e della fauna. Infatti, il parco del Chobe è rinomato per essere il luogo con la massima concentrazione di elefanti in Africa, con oltre 120 mila esemplari.

Central Kalahari Game Reserve

La Central Kalahari Game Reserve, anche nota come Riserva faunistica del Kalahari centrale, è un’ampia area naturale protetta situata nel deserto del Kalahari. Fondato nel 1961, rappresenta la seconda riserva più grande del mondo.

Il terreno è caratterizzato da meravigliose valli fluviali ricoperte da saline, con vallate pianeggianti o dolcemente ondulate. La riserva ospita animali come giraffe, iene, zebre, facoceri, springbok, ghepardi, licaoni, sciacalli, leopardi, impala, leoni, orici, gnu, e tanto altro.

Storia

La storia di questo territorio è molto antica. Infatti, le prime popolazioni dell’odierno Botswana, come di gran parte dell’Africa australe, erano cacciatori-raccoglitori dei gruppi san e khoi. Tuttavia, il loro numero fu sempre molto basso, sia per la scarsità di risorse che il territorio offriva loro, sia per la loro mancata evoluzione in società sedentaria organizzata.

Intorno alla fine del XIX secolo iniziò un afflusso di coloni bianchi provenienti dal Sudafrica, e nel 1885, alla Conferenza di Berlino, la regione venne dichiarata protettorato britannico con il nome di Bechuanaland. A differenza di quanto avvenne e avviene tuttora in altri paesi dell’area, in Botswana i rapporti fra bantu e bianchi furono sempre sostanzialmente pacifici e distesi.

Nel 1966 il Botswana divenne, poi, indipendente come stato membro del Commonwealth, e la bandiera rappresenta la convivenza pacifica tra bianchi e bantu, ponendo una striscia bianca e nera sull’azzurro dell’acqua.

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