Camini delle fate in Cappadocia, leggenda e storia

I camini delle fate, nella splendida Cappadocia, sono avvolti da storie e leggende.

Una delle regioni più affascinanti al mondo è rappresentato dalla Cappadocia, un territorio che si trova nel cuore della Turchia dove la natura è stata capace di realizzare un ambiente quasi fiabesco. Partiamo insieme alla scoperta di questo luogo e di una delle sue principali attrattive: i Camini delle Fate.

Dove si trova la Cappadocia

La Cappadocia si trova, come detto, in Turchia nella parte centrale dell’Anatolia su un altopiano e rappresenta un territorio unico che merita di essere visitato almeno una volta nella vita. Qui infatti il paesaggio è davvero molto caratteristico in virtù del fatto che è composto da canyon, crepacci e pinnacoli lungo i quali si trovano dei villaggi rupestri dai colori molto suggestivi.

Tutto ciò è stato possibile grazie all’azione della natura nel corso degli anni e alla presenza di due vulcani inattivi, l’Erciyes e l’Hasan. Nel corso degli anni, questi due vulcani hanno dato vita a delle formazioni laviche molto particolari: i camini delle fate.

Cerchiamo di capire cosa sono, le loro caratteristiche e alcune curiosità.

I camini delle fate: cenni storici

Il nome è alquanto caratteristico per indicare questa zona dove si sono formate con il passare degli anni e per via delle eruzioni laviche alquanto particolari.

Già la forma è molto strana in quanto ricorda per molti versi un prisma che è sormontato da un cono. Nella lingua del posto sono anche denominate come piramidi di terra ed hanno l’aspetto di una colata di terreno molto friabile.

In realtà sono composte da tufo, un materiale composto da polvere di lava, cenere e fango, che molto spesso è mista a limo e frammenti di roccia vulcanica. Proprio in virtù della loro origine vulcanica, il paesaggio a cui danno luogo i camini delle fate è davvero molto suggestivo e lascia i visitatori davvero senza parole.

Dal punto di vista storico, i camini delle fate furono utilizzati dalle popolazioni eremite come rifugio per ripararsi; esse infatti scavarono nel tufo dei ripari che divennero poi delle vere e proprie abitazioni dando vita a questo ambiente molto caratteristico. I vari fori che è possibile ammirare in questa regione sono appunto le dimore originarie delle popolazioni del posto.

Camini delle Fate, leggenda

Ovviamente la domanda che la maggior parte dei visitatori si pone riguarda l’origine del nome dei camini delle fate, che risulta collegato a una leggenda. Secondo infatti la credenza delle popolazioni di questo luogo, queste particolari conformazioni laviche svettanti nel cielo, sarebbero i comignoli che darebbero vita al nome di camini.

Questi ultimi apparterrebbero alle fate, cioè a delle creature fiabesche, che si sarebbero occupate della realizzazione delle abitazioni. Il motivo che giustificherebbe questa leggenda è dovuta al fatto che comunque la roccia è lavorabile con estrema facilità e quindi le fate non avrebbero avuto alcuna difficoltà a dar vita a questi rifugi che poi negli anni sarebbero diventati le abitazioni dei popoli del luogo.

Nella Cappadocia, come abbiamo già accennato, il paesaggio è caratterizzato da un ambiente naturale che ricorda canyon e crepacci e dove si trovano anche alcuni villaggi degni di nota come Goreme e Zelve, che possono addirittura essere considerati dei parchi naturali a cielo aperto.

Anche per i camini delle fate di Zelve esiste una leggenda antica che parla della loro creazione. Si narra infatti che un profeta di passaggio in queste terre fosse rincorso dai soldati; l’uomo colto di sorpresa si diede ad un pianto dirotto, implorando Dio di trasformarlo in un uccello per salvarsi o in alternativa di trasformare in roccia i soldati.

Il suo pianto commosse Dio che accolse la sua richiesta ed esaudì il suo secondo desiderio facendo nascere in questo modo i camini delle fate di Zelve.

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