Cosa vedere a Nara in un giorno, guida all’antica capitale giapponese

Dopo aver letto, non resisterete dal partire per un viaggio a Nara.

Un fiore profumato in piena fioritura“: così un poeta giapponese ha definito in passato Nara, una delle più antiche città del Giappone dichiarata Patrimonio dell’UNESCO e sita sull’isola di Honshu, ad appena 40 km da Kyoto.
La città, che tra il 719 e il il 784 è stata capitale del Giappone, è considerata la culla dell’arte, della storia e dell’intera civiltà giapponese: qui abbondano parchi, giardini e soprattutto santuari, memoria di epoche tanto antiche quanto affascinanti.

Scopriamo cosa vedere a Nara in un giorno.

Cosa vedere a Nara in un giorno

La prima cosa che viene in mente parlando di Nara è l’omonimo parco: in questa immensa riserva naturale vivono più di 1000 cervi in totale libertà.

Chiunque può avvicinare questi eleganti esemplari e dare loro da mangiare qualche cracker, senza meravigliarsi se loro abbasseranno il capo in gesto di ringraziamento.

Si narra che un giorno un kami del tempio di Kashima sia giunto a Nara in groppa ad una meravigliosa cerva bianca: da allora gli shintoisti considerano i cervi veri e propri messaggeri delle divinità tanto che, fino a non molto tempo fa, l’uccisione di un cervo era punita con la morte.

Nel cuore del Parco di Nara sorge il tempio buddista di TodaiJi, uno dei gioielli più iconici di Nara: è una ricostruzione fedele dell’originale che però si presentava ben più grande della versione attuale. Varcando la monumentale Porta Nandai-Mon ci si ritrova davanti al grande edificio in legno del Daibutsu – Den, all’interno del quale è custodita una statua in bronzo del Buddha, alta ben 15 metri.

Visitare il tempio tra il 1 e il 14 marzo consente poi di partecipare al suggestivo evento del Otaimatsu durante il quale dieci grandi torce raggiungono, in una sorta di toccante processione serale, la terrazza del Nigatsu-dō creando un effetto scenografico davvero surreale.

Restando nel Parco di Nara, è consigliata una visita al santuario shintoista di Kasuga Taisha, sito nel cuore di un’antica foresta ai piedi del monte Kasugayama: il tempio si presenta con tetti lignei e mura bianche dove si alternano colonne rosse. La bellezza di questo luogo sta soprattutto nelle tremila lanterne in pietra e bronzo che vengono accese solo in occasioni speciali, regalando al santuario un atmosfera fortemente mistica e toccante.

Monte Yoshino

Prima di lasciare il Parco di Nara è consigliato immergersi nell’atmosfera bucolica del Giardino Isuien, splendido esempio di arte shakkei: questa consiste nell’immettere nell’area verde elementi ad essa esterni che, in questo caso, sono rappresentati dal monte Wakakusa e dal tetto del tempio TodaiJi.

L’essenza di questo pittoresco giardino è nel suo nome, che significa infatti “giardino sorto sull’acqua“: non mancano infatti corsi d’acqua e laghetti alimentati dalle acque del fiume Yoshikigawa e solcati da poetici ponticelli.

Il momento migliore per visitare il Giardino Isuien è in primavera, quando si scatena il fenomeno dell’hanami. E’ indescrivibile infatti la sensazione di sorseggiare tè matcha nelle sale da tè del giardino, avvolti da alberi di ciliegio in fiore.

Merita una visita poi il Tempio di Kofukuji, nato nel 710 e dunque in contemporanea con la nomina di Nara come capitale del regno del Giappone: era il tempio privato del potente clan degli Fujiwara e oggi, dei 150 edifici che lo componevano, ne mostra solo alcuni tra i quali una pagoda a cinque piani del XV secolo, la cui mole si riflette sulle placide acque del fiume Sarusawa.

Una volta scoperte le meravigliose bellezze di Nara, si può approfittare per fare una escursione alla volta del tempio di Horyuji risalente al 607 e distante appena 10 km dalla città: di questa struttura si può apprezzare una pagoda a cinque piani del periodo Asakusa, frutto della maestria degli artigiani di corte, oltre alla Galleria dei Tesori del Tempio ricca di statue del Buddha.

A sud della città infine sorge un luogo che tanti poeti ha incantato sin dall’antichità: si tratta del Monte Yoshino che, durante la stagione dell’hanami, si ammanta di una soffice distesa rosa di alberi di ciliegio che d’autunno invece colorano tutto il paesaggio di rosso.

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