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Un viaggio on the road in un contesto surreale
Il film Death of a Unicorn, diretto da Alex Scharfman e interpretato da Paul Rudd e Jenna Ortega, ci porta in un’avventura che sfida le convenzioni del genere. Ambientato in un contesto che mescola elementi di black comedy e horror, la pellicola si snoda attraverso paesaggi naturali mozzafiato dell’Ungheria, offrendo una riflessione profonda sulla società moderna e sul suo rapporto con la natura.
La storia ruota attorno a un padre e una figlia in viaggio verso la villa di un ricco imprenditore, ma un imprevisto cambia radicalmente il corso della loro avventura.
Le location incantevoli dell’Ungheria
Nonostante la sceneggiatura indichi il Canada come ambientazione principale, le riprese di Death of a Unicorn sono state effettuate in Ungheria, un paese ricco di bellezze naturali e architettoniche.
La capitale, Budapest, con il suo fiume Danubio e il maestoso Castello di Buda, offre uno sfondo suggestivo che arricchisce la narrazione del film. La villa del magnate farmaceutico, situata a Siófok sul lago Balaton, è uno dei luoghi chiave della pellicola, dove si svolgono eventi cruciali che mettono in luce il tema dello sfruttamento delle risorse naturali.
Un messaggio profondo e attuale
La trama di Death of a Unicorn non si limita a intrattenere, ma invita anche a una riflessione critica sul comportamento umano nei confronti della natura. Gli unicorni, simboli di purezza e magia, diventano in questo contesto creature pericolose e letali, rappresentando l’egoismo della società moderna. La pellicola, pur mantenendo un tono surreale e a tratti comico, affronta temi di grande attualità, come il capitalismo sfrenato e la necessità di preservare il nostro pianeta. La scelta di girare in Ungheria non è casuale: il paese offre una varietà di scenari che amplificano il messaggio del film, rendendolo visivamente accattivante e profondamente significativo.