Kampala, cosa vedere nella capitale dell’Uganda

Storia e tanta arte in quel di Kampala.

L’Africa negli ultimi anni è diventata una delle mete maggiormente considerate da turisti in cerca di un’esperienza diversa e che apprezzano la possibilità di scoprire luoghi originali e ricchi di storia. Un esempio d quanto appena detto è senza dubbio Kampala, capitale dell’Uganda, paese con uno dei più alti tassi di sviluppo negli ultimi anni.

Cosa vedere nel corso di un viaggio nella capitale ugandese?

Entrare nel cuore di Kampala

Kampala, capitale dell’Uganda, si caratterizza per il fatto di essere un grande centro urbano con circa 2 milioni di persone che vi vivono ed è ubicata nei pressi del Lago Vittoria.

Per chi fosse interessato alla toponomastica, potrebbe essere interessante sapere che il nome attuale della capitale trae origine da una traduzione che gli inglesi diedero alla regione, ovvero “le colline dell’impala“. Tale denominazione derivava dal fatto che questa zona dell’Uganda era nota per la presenza massiccia di questi animali.

La fondazione della città risale al 1890 e la sua creazione prese le mosse da un forte militare britannico. Per quanto riguarda la sua storia recente, va detto che nel 1979, durante la guerra civile che sconvolse il paese in quegli anni, subì dei gravi danni che ancora oggi sono in parte visibili, ad imperitura memoria di un qualcosa che non dovrà accadere mai più.

La scoperta della città potrebbe prendere il via dal centro, che si trova in una zona collinare molto interessante da vedere e che porta nei pressi del Lago Vittoria. Visitando il centro della città ci si dovrà presto abituare ad un traffico sempre caotico.

Un consiglio per entrare in pieno contatto con la quotidianità ugandese è quello di utilizzare il matau o il boda-boda: per chi non lo sapesse si tratta di 2 mezzi di trasporto tipici del paese. I primi sono una sorta di autobus, mentre i secondi sono caratteristici motocicli che faranno davvero sentire di essere entrati in connessione con il cuore di Kampala.

Cosa vedere a Kampala

La scoperta di Kampala, dopo aver trascorso del tempo nel centro della città, potrebbe continuare con la visita all’Uganda National Cultural Centre: si tratta di uno dei poli culturali e formativi più importanti di tutto il paese.

Qui si ha modo di fermarsi ad ammirare il National Theatre, vero fiore all’occhiello della rinascita di cui l’Uganda è stato protagonista negli ultimi anni. Molto interessante è anche l’African Crafts Village: qui si ha la possibilità di entrare in contatto con l’artigianato locale.

Molto interessante da vedere e situato nelle vicinanze è il Palazzo del Parlamento: non si tratta solo del centro nevralgico del potere statale, ma anche di un luogo in cui si ha la possibilità, tramite una visita guidata, di scoprire molto sulla storia di questa realtà africana e su quella che è la sua complessa struttura da un punto di vista sociale.

Successivamente vale la pena scoprire quelli che sono i musei più importanti non solo di Kampla, ma anche di tutto l’Uganda.

Il riferimento è al Museo Nazionale d’Uganda e alla Nommo Gallery: il primo è un polo museale che come si può immaginare consente di scoprire molto degli aspetti naturalistici dell’Uganda. La seconda invece è una galleria d’arte dove è possibile ammirare opere di artisti africani contemporanei.

Proprio vicino all’ingresso della galleria si trova il Monumento all’Indipendenza, che ricorda il momento della raggiunta autodeterminazione e la fine dello status di colonia inglese, avvenuto nel 1962.

Andando nella parte orientale della città, si arriva al campus universitario di Makerere, che è considerato uno dei più importanti di tutta la realtà africana. Nelle sue vicinanze si trova il sito delle Tombe Kasubi, che è molto interessante da un punto di vista storico, visto che qui riposano le spoglie mortali degli esponenti delle famiglie che hanno regnato durante il periodo del regno di Buganda.

Infine, prima di lasciare la città, si potrebbe cercare di trovare il tempo per scoprire il tempio Bahai. Questo luogo di culto fa rifermento ad una religione di origine persiana che non è molto nota al di fuori del paese e dell’Africa, ma che varrebbe davvero la pena approfondire. Questo tempio oltre a essere molto interessante da un punto di vista architettonico, risulta ubicato in un parco davvero bello e rilassante.

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