La bambina che non voleva cantare: location del film Rai

Le location più belle del film La bambina che non voleva cantare, la pellicola che racconta la vita della cantante Nada.

Approda sulla Rai il nuovo film La bambina che non voleva cantare, un racconto emozionante della vita della cantante Nada in location spettacolari. Scopriamo, quindi dove è stato girato e tutte le curiosità sulla pellicola.

La bambina che non voleva cantare: location

Il nuovo film della Rai, La bambina che non voleva cantare, racconta la vita di Nada Melanima, una ragazzina ribelle che fa conoscere la sua straordinaria voce nel 1969 proprio sul palco di Sanremo.

La sua canzone Ma che freddo fa ha fatto il giro del mondo, registrando un successo enorme, dando inizio alla sua brillante carriera canora.

Il film è liberamente ispirato al libro autobiografico della cantante, Il mio cuore umano, che racconta la vita di Nada e il suo rapporto con la musica.

Protagonista della pellicola è la giovane e talentuosa Tecla Insolia, cantante e attrice famosa per aver partecipato nel 2020 a Sanremo tra le Giovani proposte. Altro personaggio importante è quello della madre di Nada, interpretato da Carolina Crescentini.

Ad emozionare i telespettatori, oltre alla storia brillantemente interpretata dall’intero cast, sono state le location scelte.

Vediamo, quindi, dove hanno avuto luogo le riprese del film.

I set del film

Le ambientazioni del film sarebbero dovute essere quelle della Toscana, regione in cui è nata e cresciuta la cantante.

Tuttavia, a causa dell’emergenza Coronavirus, i set sono stati allestiti a Roma, nel Lazio, e nei dintorni della Capitale.

Curiosità

Il film è stato trasmesso su Rai 1 in prima visione il 10 marzo 2021, ottenendo un grande successo. Ha, infatti, registrato una media di oltre 5 milioni di telespettatori, e il 23,2-5 di share. Prodotto da Rai Fiction e Picomedia, la regia è stata affidata all’esperienza di Costanza Quatriglio, regista pluripremiata.

Della pellicola sono state apprezzate particolarmente le intense interpretazioni degli attori, nel ricreare le emozioni dei personaggi.

Inoltre, il film è stato descritto come Una storia semplice, raccontata con sfumature fra il candore e l’ingenuità, come la realtà di provincia italiana di quegli anni, eppure piena di speranza genuina per il futuro da Mauro Donzelli di Comingsoon.

Anche la stessa Nada è stata entusiasta del risultato. Ha, infatti, affermato: «Costanza Quatriglio ha fatto un lavoro importante sui sentimenti, e tutti gli attori sono veramente bravi, mi hanno emozionato. Guardando il film mi sono dimenticata di me, è una storia di emozioni, di sentimenti veri».

Ha anche aggiunto che «Quella storia è mia, certo, ma può riguardare tutti. Va oltre l’autobiografia, parla di sentimenti. Le dinamiche umane sono sempre quelle, ti appartengono».

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