Il museo delle cere più brutto del mondo è in Brasile

Tutte le curiosità sul museo delle cere in Brasile che ospita le più strane riproduzioni dei personaggi famosi.

Si trova in Brasile il museo delle cere più brutto del mondo. Una raccolta di opere realizzate dall’artista Arlindo Armacollo che riproducono l’aspetto di personaggi storici e personaggi dello spettacolo internazionali.

Il museo delle cere in Brasile

I musei Madame Tussauds sono famosi in tutto il mondo per le straordinarie riproduzioni dei grandi personaggi dello spettacolo e della storia.

Tra i più famosi ricordiamo quello di Londra, con gli immancabili reali della famiglia Windsor, gli attori più famosi e leader mondiali.

In tutto il mondo sono presenti numerosi musei delle cere. Infatti, lo stesso Madame Tussauds si trova anche nelle città di Amsterdam, Berlino, Istanbul, Hong Kong, Las Vegas, New York, Shanghai, Washington, Vienna, Sydney, Blackpool, Orlando e Los Angeles.

Ma uno dei musei delle cere più particolari è quello del Brasile, che è diventato virale sul web per le opere custodite al suo interno.

I personaggi sono stati realizzati dall’artista Arlindo Armacollo, divenuto famoso solo di recente, dopo oltre sei anni dall’esposizione al museo della città di Rolandia.

I personaggi del museo

Arlindo Armacollo ha realizzato in cera d’api alcuni dei personaggi più famosi al mondo, come Madre Teresa, la prima opera dell’artista. A seguire, l’artista brasiliano ha realizzato le statue di Albert Einstein e Papa Giovanni Paolo II.

Altri personaggi tristemente realizzati dall’artista settantenne sono la principessa Diana, Nelson Mandela, Marilyn Monroe e Elvis Presley.

A rendere davvero singolari queste opere sono le espressioni inquietanti, gli sguardi folli e terrificanti e gli elementi sproporzionati come teste giganti appoggiate a colli inspiegabilmente piccoli, e viceversa.

Alcune delle statue appaiono persino sciolte in alcuni punti. Altre, invece, con peli neri che spuntano da angoli improbabili, come nel caso del viso di cera di Elvis.

Altre opere interessanti sono papa Francesco, che ricorda un meme, e Martin Luther King, la cui “pelle” è letteralmente grigia.

Ogni statua è composta da circa cinque chili di cera, ma i bizzarri lavori sono stati ribattezzati dagli utenti di Twitter come una “storia dell’orrore brasiliano”. Altri ancora definiscono la mostra come una “chirurgia plastica andata male”.

Inizialmente indignato dalle critiche sulle sue opere, l’artista oggi ride delle reazioni dei social, e si augura che il “trambusto” attiri più turisti da altre città e dall’estero per vedere le sue statue di cera. In fondo, la sua passione deriva dal desiderio di esprimere la sua arte, e non da una ricerca di guadagno.

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