Sarajevo: cosa vedere in un giorno, i luoghi più belli

Cosa vedere in giorno a Sarajevo e tutti i luoghi più belli della capitale bosniaca.

Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina, è una destinazione da non perdere, ma scopriamo cosa vedere in un giorno. Tra monumenti importanti, piazze e ponti famosi, questa città vi farà innamorare a prima vista.

Sarajevo: cosa vedere in un giorno

Sarajevo è una piccola città che sorge sul fiume Miljacka, circondata dalle Alpi Dinariche.

Una città famosa per i suoi musei, che ne commemorano la storia locale, come quello di Sarajevo 1878-1918 dedicato all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando nel 1914. Questo evento, infatti, fu quello che ha scatenò la prima guerra mondiale.

Parliamo, tuttavia, di una città che non si fa mancare niente, dall’arte alla cultura, e ricca di luoghi davvero meravigliosi da visitare.

Una giornata potrebbe essere insufficiente per assaporare al meglio la tua atmosfera, ma può bastare per vedere tutti i luoghi più importanti della città. Scegliere cosa vedere in un giorno a Sarajevo non è facile, ma vediamo quali sono i luoghi simbolo della città.

Bašcaršija

Il Bašcaršija è il centro storico di Sarajevo, un luogo affascinante dall’atmosfera magica.

La città vecchia è costellata di moschee, chiese ortodosse e monumenti storici, ed è un piacere lasciarsi guidare dalle stradine caratteristiche.

La via principale e pedonale è Ferhadija, piena di negozi, ristoranti e caffè. Un luogo da non perdere è la piazza centrale, con la fontana Sebilj, realizzata dall’architetto ceco Alexander Wittek in stile moresco. Si tratta di uno dei luoghi più famosi per scattare una delle foto simbolo della città di Sarajevo.

La parte vecchia della città è splendida da visitare soprattutto durate il tramonto e con il canto dei muezzin sembra di essere in una città araba.

Da fare: sorseggiare il caffè turco inserito nella lista dei beni immateriali dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Moschea Tsars

La Moschea dell’Imperatore è uno dei più importanti punti di riferimento di Sarajevo, poiché è stata la prima moschea costruita dopo la conquista ottomana della Bosnia, nel 1457. Inoltre, è la più grande moschea costruita con una singola cupola in Bosnia ed Erzegovina, costruita secondo lo stile ottomano classico dell’epoca.

Viene, infatti, considerata una delle più belle moschee del periodo ottomano nei Balcani.

Tunnel di Sarajevo

Il Tunnel Spasa, detto anche tunnel della salvezza, venne costruito dai volontari bosniaci durante il duro e interminabile periodo dell’assedio di Sarajevo, nella guerra di Bosnia Erzegovina.

Il suo scopo era quello di collegare la città di Sarajevo, totalmente isolata e circondata dalle forze serbe, con un’altra parte del territorio bosniaco, passando al di sotto dell’area neutrale dell’aeroporto istituita dalle Nazioni Unite

La galleria fu completata a metà del 1993, il che permise alle riserve alimentari e agli aiuti umanitari di raggiungere la città, e alla popolazione di fuggire. Il tunnel fu una delle principali vie per oltrepassare l’embargo internazionale di armi e per fornire ai combattenti nella città le armi necessarie. In effetti, si è spesso detto che il tunnel abbia salvato Sarajevo. Il tunnel era alto 1,60 mt. con larghezza media di circa 0,80 m, e si estendeva per circa 800 metri di lunghezza.

La galleria fu, inoltre, utilizzata per trasportare anche l’ex presidente bosniaco Alija Izetbegović sulla sua sedia a rotelle.

Ponte Latino

Il Ponte Latino è il luogo che ha cambiato per sempre le sorti della storia e del mondo intero. Infatti, proprio qui uno studente serbo-bosniaco, Gavrilo Princip, il 28 giugno 1914 decise di uccidere l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco, e sua moglie.

L’evento che innescò la Prima Guerra Mondiale viene ricordato a nord del ponte, all’interno del museo di storia di Sarajevo, con reperti e foto storiche dell’attentato.

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