Cinque caffé storici di Firenze

 

Giubbe Rosse
Il Caffé Giubbe Rosse è un caffé storico ubicato in Piazza della Repubblica a Firenze. Il nome deriva dalle “Giubbe Rosse” delle truppe di Garibaldi durante il Risorgimento, motivo di orgoglio per i liberali italiani che si rispecchia nell’allusione implicita delle giubbe rosse degli ufficiali.

Il caffé ha una notevole nomea in quanto sede di letterati e intellettuali. Alberto Viviani definì le Giubbe Rosse come “fucina di sogni e di passioni”. Il locale diede origine al movimento futurista dove qui fiorì, combatté e si diffuse. Ebbe un ruolo chiave nella storia della cultura italiana come laboratorio di idee, progetti e passioni.

Poeti del calibro di Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Eugenio Montale, Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Prezzolini e molti altri si diedero appuntamento e scrissero in questo caffé letterario, un luogo di incontro fondamentale della letteratura italiana di inizio del secolo scorso.

Il caffé diede i natali a importanti riviste quali Solaria e Lacerba.

Il Giubbe Rosse fu fondato da due tedeschi, i fratelli Reininghaus, agli inizi del ‘900; l’attuale proprietario è Fiorenzo Smalzi che attualmente si occupa di pubblicare le opere di importanti poeti italiani.

Caffé Michelangiolo
Il Caffé Michelangiolo è un caffé storico di Firenze, ubicato in Via Larga (ora rinominata via Cavour). Durante le guerre per l’indipendenza italiana del 19° secolo divenne un luogo di incontro cruciale per gli scrittori e artisti toscani così come dei patrioti e esiliati politici degli altri stati italiani.

Il Caffé, esistito tra il 1848 e il 1866, fu frequentato dagli artisti Macchiaioli, in special modo dopo il 1855. Uno degli artisti, Telemaco Signorini, pubblicò un trattato intitolato “Caricaturisti e caricaturati al Caffé Michelangiolo” (1893), soprannominato “la bibbia del movimento macchiaiolo”. Ivi Signorini descrisse
la natura delle discussioni tenutesi al Caffé.

Dal 1848 al 1855, con il passare del tempo, le cospirazioni politiche e le rivalità presero il sopravvento. Ma dal 1855 al 1860, gli amici del Caffé, rimasti fedeli, per tradizione, agli adorati camerati di Via Larga, iniziarono a scherzare di meno e a dedicarsi maggiormente alla propria arte.

Caffé Gilli
Il Caffè Gilli è un esercizio storico di Firenze, situato in piazza della Repubblica 36-39.
Storia

Nel 1733 nella Firenze di Gian Gastone De’ Medici, la famiglia svizzera Gilli apre in via de’ Calzaiuoli “La Bottega Dei Pani Dolci” ed è subito un successo. La nobiltà fiorentina apprezza di buon grado le sue specialità e comincia a frequentare assiduamente la “confetteria”.
Nella seconda metà dell’Ottocento Caffè Gilli si sposta in via degli Speziali proprio di fronte al celebre Trianon accrescendo ulteriormente la sua notorietà a Firenze.
All’inizio del secolo scorso si sposta infine nell’attuale ubicazione in Piazza della Repubblica, allora Piazza Vittorio Emanuele, che diviene in quel periodo il polo dei caffè letterari.
Durante il periodo del Futurismo Gilli è frequentato da intellettuali e letterati, nascono le riviste, il conflitto politico s’infiamma e Piazza Vittorio con i suoi caffè ne è testimone.
Anche i personaggi più focosi come Marinetti e Soffici si guardano bene dal prendersi a seggiolate da Gilli, cosa che usano fare negli altri locali della Piazza. Gilli diventa presto anche luogo di ritrovo di artisti e pittori come Doni, Caligani, Pozzi, Polloni, Ferroni, e Pucci.
Dal dopoguerra in poi Gilli diviene luogo d’incontro esclusivo dei giovani fiorentini ma anche dei primi turisti che iniziano in questi anni a frequentare la città. Innumerevoli sono le testimonianze fotografiche di artisti internazionali immortalati all’interno delle sale del Caffè Gilli.
Qui venne scattata la famosa fotografia di Ruth Orkin intitolata American girl in Italy 1951, che ben rappresenta quell’epoca: una bella ragazza americana che passa sul marciapiede davanti al bar e attira le attenzioni di tutto un gruppo di giovanotti.
Oggi mantiene ancora intatto quel fascino e quello stile che lo ha sempre contraddistinto nella sua lunghissima storia che fanno oggi di questo esercizio l’unico esempio di caffetteria Belle epoque rimasta in Firenze con le pareti color avorio, i lampadari di Murano, il soffitto affrescato, gli archi, il banco Bar maestoso e angolare regalano ancora oggi un’immagine di Gilli così come si presentava all’inizio del novecento.
Impossibile non notare l’ingresso alla sala da tè alla quale si accede attraverso l’arco a vetrata con l’orologio più famoso della città che ha contato le ore e i minuti di cent’anni di storia. La sala conserva lo stile e l’atmosfera del locale: ogni tavolo, tra le colonne e i decori, mantiene la sua intimità.
Oggi invece il caffè è uno dei più esclusivi della città, soprattutto ai tavoli serviti dai camerieri.

Paszkowski
Il Caffè Concerto Paszkowski è un locale storico di Firenze, situato in piazza della Repubblica 31-35.
Nacque nel 1846 come antica birreria assumendo agli inizi del novecento le caratteristiche di Caffè Concerto dove oltre alla famosa banda del Paszkowski si esibiva un’orchestra tutta al femminile, rara in quel tempo.
Punto di incontro dei protagonisti della letteratura e dell’arte degli inizi del secolo scorso (come Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Gaetano Salvemini).
Anche nel primo dopoguerra la tradizione musicale e cabarettistica è di casa al caffè Concerto Paszkowski fino ad essere considerato negli anni ottanta un primo trampolino di lancio per molti artisti tra cui Carlo Conti e Giorgio Panariello
La tradizione musicale del Paszkowski continua anche oggi offrendo intrattenimenti musicali capaci di sorprendere per le sonorità declinate sui gusti e le tendenze contemporanee.
Caffè Concerto Paszkowski presenta ancora oggi sale da tè in stile primo Novecento che creano un’intrigante contrasto con l’innovativo dehors.
Nelle sale del Caffè Concerto Paszkowski si svolgono meeting, convegni e sfilate di moda.
Nel 1991 è stato dichiarato monumento nazionale.

Rivoire
Rivoire è un esercizio storico di Firenze, situato in Piazza della Signoria 5.
Nelle intestazioni delle prime ricevute emesse dalla ditta Rivoire, che ha sede dal 1872 al pian terreno dell’ottocentesco Palazzo delle Assicurazioni Generali, si legge: “Enrico Rivoire – Fabbrica di Cioccolata a Vapore”. Ed è proprio per questa specialità che la ditta fiorentina divenne famosa.
Con i tavolini all’aperto magnificamente affacciati sulla piazza e su Palazzo Vecchio, durante i primi decenni del Novecento divenne un affascinante “salotto” della città, dove ancora oggi originali arredi in legno si sposano con prodotti di qualità e servizio al tavolo.

Scritto da Linda Tonello

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