I santuari più belli da visitare in Campania: luoghi di culto suggestivi

I Santuari più belli da visitare in Campania per un viaggio nella fede e nella tradizione della regione campana.

Durante un viaggio in Campania sono tanti i santuari belli da visitare, per entrare nel cuore della tradizione e della fede del luogo. Si tratta, infatti, di luoghi a cui sono legate leggende di miracoli e apparizioni. Un tour nella fede e nei miracoli della regione.

Santuari più belli da visitare in Campania

La regione campana è piena di bellezze, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche storico e culturale. Tra queste, molto interessanti sono i santuari che custodiscono leggende che li hanno resi mete di pellegrinaggio.

Infatti, molti dei santuari di cui andremo a parlare sono importanti destinazioni di fedeli e devoti. Ma non solo. Si tratta anche di chiese che vantano un patrimonio artistico importante, che le rendono tappe suggestive da non perdere anche per gli amanti della storia e dell’arte.

Vediamo, quindi, quali sono i santuari da non perdere in Campania.

Santuario Maria SS. Incoronata

Il Santuario Maria SS. Incoronata si trova a Torchiati di Montoro, in provincia di Avellino. Non si conosce la data precisa di costruzione, ma la sua presenza è certa prima della seconda metà dell’ottavo secolo, durante il Principato di Arechi II. Questi fondò l’Abbazia dei Santi Pietro, che aveva come “grancia”, o dipendenza, l’attuale Santuario. Un documento custodito presso gli Archivi Vaticani risalente al 1309, dice che la Chiesa all’epoca era chiamata “Santa Maria de Coronato e rurale”.

Santuario Maria Santissima del Carmine

Nella città di Salerno troviamo, poi, il Santuario Maria Santissima del Carmine, originariamente eretta dalla Chiesa alla “Borgata del Carmine”. Il fine della confraternita è quello di accrescere il colto pubblico e aiutare a soddisfare le necessità del prossimo. Infatti, attraverso l’autotassazione giornaliera, i confratelli portano avanti i loro obiettivi. Nel 1916 Pompeo Lebano, lasciò alla confraternita un fondo del valore di 87.200 lire, le condizioni che l’uomo impose per usufruire delle rendite furono quelle di impiegare i soldi per “Adibire le rendite alle spese di culto, festività, manutenzioni, abbellimenti, arredi sacri ed altro”. Nel 1936, le rendite del fondo permisero ai confratelli di onorare le condizioni del defunto.

Santuario Madonna dell’Arco

Il Santuario Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia è situato in provincia di Napoli. Nel 15esimo secolo, al posto del Santuario c’era un’edicola votiva che conteneva la raffigurazione della Vergine con il bambino. Il nome di Madonna dell’Arco è dovuto alla posizione dell’edicola, nelle vicinanze di un antico acquedotto romano.

Secondo un’antica tradizione pare che nella prima metà del 1400, un giovane ragazzo dopo aver perso ad un incontro di pallamaglio bestemmiò e lanciò la boccia contro l’edicola e l’immagine. La guancia sinistra della Vergine cominciò a sanguinare, mentre la gente in zona gridava al miracolo. Quando il conte di Sarno Raimondo Orsini venne a conoscenza dell’evento condannò a morte il giovane. Quest’ultimo venne appeso ed impiccato sul tiglio vicino all’edicola, il giorno dopo l’albero rinsecchì.

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