Scoperte sorprendenti sui rotoli del Mar Morto grazie all’intelligenza artificiale

Nuove tecnologie rivelano dettagli inaspettati sulla datazione dei manoscritti antichi

Un viaggio nel tempo attraverso i rotoli del Mar Morto

Nel cuore del deserto del Medio Oriente, i rotoli del Mar Morto continuano a rivelare i loro segreti, grazie a una combinazione innovativa di archeologia e intelligenza artificiale. Questi manoscritti, risalenti a più di duemila anni fa, sono tra i ritrovamenti più significativi del XX secolo e ora, grazie a nuove tecnologie, la loro datazione e origine stanno subendo una revisione radicale.

La scoperta più recente, guidata dal professor Mladen Popović e dal suo team dell’Università di Groningen, ha utilizzato un programma di intelligenza artificiale chiamato Enoch per analizzare gli stili di scrittura di questi antichi testi.

La tecnologia al servizio della storia

Il sistema Enoch è stato addestrato con documenti datati tramite radiocarbonio, permettendo di costruire un modello affidabile per stimare l’età dei manoscritti che non presentano indicazioni cronologiche.

Ciò che rende questa tecnologia così innovativa è la sua capacità di rilevare variazioni minime nella forma delle lettere, che sfuggono anche agli esperti più qualificati. Ogni tratto e curva della penna diventa un indizio prezioso per ricostruire la cronologia degli scritti. Questo approccio non solo potenzia l’intuizione umana, ma la trasforma in un’analisi scientifica precisa e dettagliata.

Risultati sorprendenti e nuove prospettive

Attraverso l’analisi di 135 rotoli, Enoch ha fornito risultati che sono stati considerati coerenti dagli esperti di paleografia nell’80% dei casi. In molti casi, le date suggerite dall’intelligenza artificiale si sono rivelate più antiche rispetto alle stime tradizionali, aprendo nuove prospettive sulla storia e sulla trasmissione dei testi sacri. Per la prima volta, due frammenti di rotoli biblici sono stati attribuiti a un’epoca compatibile con quella dei loro presunti autori, avvicinandoci così alla genesi delle Scritture e arricchendo la nostra comprensione delle culture che le hanno prodotte.

Un futuro luminoso per lo studio dei manoscritti antichi

Il metodo sviluppato con Enoch ha implicazioni enormi per la ricerca futura. Potrebbe essere applicato a molte altre collezioni di manoscritti antichi non datati, aprendo una nuova era nello studio dei testi storici. Questa scoperta rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra diverse discipline — archeologia, scienza dei dati e linguistica — che uniscono le forze per rispondere alle grandi domande del passato. Come affermano gli studiosi, con Enoch, abbiamo costruito una sorta di macchina del tempo, capace di riportarci indietro e farci osservare da vicino le mani che hanno scritto parole che continuano a influenzare la nostra cultura.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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