Triangolo delle Bermuda, cosa sapere sugli aerei scomparsi

Triangolo delle Bermuda, un mistero lungo anni.

Il Triangolo delle Bermuda viene considerato come un mistero pressoché impossibile da risolvere, oltre che tra i più intriganti a livello globale. Una storia del genere ha ispirato una serie infinita di leggende e racconti e continua a farlo ancora oggi, non essendo ancora stata spiegata in natura.

Scopriamo insieme di cosa stiamo parlando e cosa c’è da sapere sugli aerei scomparsi, con la prospettiva di conoscere segreti davvero sorprendenti.

Cos’è il Triangolo delle Bermuda

Prima di conoscere uno dei luoghi intorno ai quali sono nate più speculazioni, bisogna sapere cosa sia e dove si trovi.

Il Triangolo delle Bermuda è una zona molto vasta situata nel mezzo dell’Oceano Atlantico, ad una distanza non elevata rispetto alle Caraibi dell’America centrale.

La sua estensione supera i 1100000 chilometri quadrati e il suo nome è dovuto proprio ad una forma immaginaria molto simile a quella di un triangolo. I tre vertici di questa ipotetica figura geometria corrispondono a tre luoghi molto importanti dell’America caraibica:

  • il vertice settentrionale coincide con l’isola più importante delle Bermude;
  • il vertice meridionale coincide con l’isola di Porto Rico;
  • il vertice occidentale coincide con il punto situato più a sud dello Stato americano della Florida.

Casi di aerei scomparsi

Secondo quanto dichiarato da diversi storici e cospirazionisti, il Triangolo delle Bermuda racchiuderebbe al suo interno una lunga serie di storie davvero strane, riguardanti la sparizione di numerosi aerei e navi e alcuni eventi che non sembrano avere alcun tipo di fondamento scientifico. Ecco alcune delle situazioni intrise di mistero a partire dagli inizi dell’Ottocento.

Nel 1840, la nave mercantile Rosalie fu ritrovata nel triangolo in perfetto stato, ma senza traccia del suo equipaggio iniziale.
Nel 1843, la nave USS Grampus scomparve nei prezzi di Charleston, forse in seguito ad un affondamento.

Nel 1881, la nave Ellen Austin fu a sua volta ritrovata senza più persone a bordo, con diversi equipaggi che nei vari decenni scomparvero senza motivi apparenti. Nel 1918, la nave da rifornimento USS Cyclops sparì dopo la sua partenza.

Nel 1921, la scuna Carroll A. Deering fu trovata abbandonata a due anni dalla sua partenza.
Nel 1925, la nave da carico SS Cotopaxi scomparve tra Charleston e L’Avana.

Nel 1945, sei aerei appartenenti alla Squadriglia Volo 19 sparirono dopo aver probabilmente perso l’orientamento.
Nel 1948, l’aereo Star Tiger, formato da 31 persone, scomparve a circa 600 chilometri da Bermuda. Sempre nel 1948, l’aereo di linea Douglas DC-3 fece perdere le proprie tracce.

Nel 1949, il velivolo Avro Tudor Star Ariel scomparve molto prima di aver raggiunto la destinazione di Santiago del Cile. Nel 1963, il cargo americano Sulphur Queen e i suoi 40 uomini sparirono, lasciando traccia solo di un salvagente.

Nel 1965, un aereo C-119 dell’Air Force sparì dopo alcuni messaggi contraddittori del suo comandante.

Teorie sul Triangolo delle Bermuda

Dopo diversi decenni, ancora non si ha alcuna certezza su ciò che è accaduto all’interno del pericoloso Triangolo delle Bermude. Numerose sono le ipotesi che si sono susseguite, ma nessuna ha trovato un fondamento definitivo. Ecco alcune delle teorie principali che hanno riguardato le varie sparizioni.

Alcuni hanno collegato il fenomeno a quello relativo ad Atlantide, continente perduto dal quale partirebbero forze elettromagnetiche in grado di creare autentici cataclismi.

Una squadra di ricercatori americani avrebbe attribuito le colpe degli eventi ad una serie di bolle di metano situate nei fondali marini, capaci di affossare le navi di passaggio.

Altri danno la colpa agli UFO e agli extraterrestri, con una sequenza di rapimenti da parte degli alieni.

Un’altra corrente di pensiero è rappresentata dalle onde anomale che coinvolgerebbero l’area in questione. Al contempo, non manca chi parla della presenza di veri e propri universi paralleli, con interi equipaggi catapultati in una nuova dimensione.

Infine, c’è semplicemente chi pensa che non esista alcun mistero e che gli eventi sarebbero da ricondurre ad una pura casualità.

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