Airbnb elimina la prenotazione immediata per il coronavirus

Airbnb elimina la prenotazione immediata: la soluzione per la sicurezza, necessaria con l'emergenza coronavirus.

Airbnb elimina la prenotazione immediata dopo l’avviso di emergenza globale a causa del coronavirus. Il portale online per la ricerca di alloggi, ha modificato le modalità di prenotazione degli appartamenti e delle camere.

Airbnb e coronavirus: le prenotazioni immediate

Apple, Amazon, Google e altre importanti aziende tecnologiche hanno annunciato importanti restrizioni sui viaggi da e verso la Cina mentre crescono i timori intorno alla diffusione del coronavirus.

Altre aziende con una presenza significativa in Cina stanno ora seguendo l’esempio, vietando o limitando ai dipendenti di recarsi nel paese come precauzione, con alcune eccezioni per i viaggi “business critical”.

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Le novità di Airbnb

L’epidemia di coronavirus di Wuhan ha messo in allarme la compagnia di condivisione di alloggi Airbnb.

Rispetto ad altre piattaforme di alloggio, Airbnb ha più transazioni interpersonali e più viaggiatori all’estero.

Mentre i fornitori di servizi di alloggio come i grandi hotel possono adottare misure preventive contro le malattie trasmissibili secondo le proprie politiche, Airbab dovrà fornire linee guida per i singoli host Airbnb.

Pare, inoltre, che Airbnb stia permettendo agli host della provincia cinese di Hubei, di cui fa parte Wuhan, l’epicentro del coronavirus, di cancellare le prenotazioni senza commissioni.

Secondo le politiche commerciali di Airbnb, gli host nelle regioni colpite da malattie endemiche sono esentati dalle spese di cancellazione dopo le revisioni da parte di un team responsabile di questo tipo di problemi.

Tuttavia, mentre il nuovo focolaio di coronavirus si diffonde rapidamente in tutto il mondo, Airbnb sta preparando una politica dettagliata per far fronte al problema.

Altre aziende

Come già detto, anche altre grandi aziende internazionali stanno prendendo le dovute precauzioni per salvaguardare la salute dei propri dipendenti.

Una di queste è Amazon, il colosso americano per il commercio elettronico, che ha deciso di limitare i viaggi di lavoro da e verso la Cina.

Anche Apple ha limitato i viaggi dei dipendenti, oltre ad aver chiuso più di tre punti vendita in Cina.

Facebook, con Mark Zuckenberg alla guida, ha deciso di eliminare tutti i viaggi di lavoro non essenziali in Cina. Inoltre, i dipendenti cinesi lavoreranno da casa.

Anche Google sta adottando delle precauzioni, mantenendo i suoi uffici chiusi secondo le indicazioni del governo. In più, invita i dipendenti in Cina a fare ritorno immediato della famiglia dalla Cina per lavorare da casa per due settimane.

Ad aggiungersi al coro è anche Microsoft che, come le altre aziende, ha limitato i viaggi di lavoro. Inoltre, ha invitato i dipendenti cinesi a lavorare da casa.

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Scritto da Ilenia Albanese

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