Cocullo: il borgo abruzzese tra serpenti e tradizioni antiche

Scopri il fascino di Cocullo, dove la devozione si intreccia con il mistero dei serpenti.

Un borgo sospeso nel tempo

Cocullo, incastonato tra le montagne dell’Abruzzo, è un luogo dove la storia e il folklore si intrecciano in un abbraccio unico. Questo borgo medievale, situato tra la Marsica e la Valle Peligna, è conosciuto come “la città dei serpenti”.

La sua fama è legata a tradizioni antiche che risalgono a epoche pre-romane, quando si venerava la dea Angizia, custode dei serpenti e dei poteri curativi. Oggi, Cocullo è un luogo di pellegrinaggio per coloro che vogliono scoprire le sue tradizioni e la sua storia affascinante.

La Festa dei Serpari: un rito unico

Ogni anno, il 1° maggio, Cocullo si anima per la Festa dei Serpari, un evento che attira visitatori da ogni parte d’Italia e oltre. Durante questa celebrazione, i serpari, uomini e donne che catturano serpenti non velenosi, portano in processione la statua di San Domenico avvolta da serpenti vivi.

Questo rito, che mescola elementi religiosi e pagani, è un momento di grande partecipazione e devozione. I visitatori possono acquistare amuleti e medaglie benedette, simboli di protezione contro i morsi e le malattie.

Un viaggio tra storia e natura

Il centro storico di Cocullo è un labirinto di vicoli acciottolati e case in pietra, dove ogni angolo racconta una storia. La Chiesa di Maria delle Grazie, con le sue decorazioni barocche, e la Chiesa di San Domenico, con la sua imponente cupola, sono solo alcune delle meraviglie architettoniche che si possono ammirare. Inoltre, il borgo è circondato da paesaggi mozzafiato, con boschi fitti e silenzi profondi, che invitano a passeggiate immersi nella natura. Cocullo è facilmente raggiungibile, sia in auto che con i mezzi pubblici, rendendolo una meta ideale per una gita fuori porta.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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