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Un nuovo inizio per la Casa dell’Erma di bronzo
Dopo un lungo e meticoloso intervento di restauro, la Casa dell’Erma di bronzo, una delle domus più affascinanti dell’antica Ercolano, riapre finalmente le sue porte al pubblico. Questo evento segna un capitolo significativo nella storia della città, non solo per il valore archeologico del sito, ma anche per il significato culturale e sociale che porta con sé.
La riapertura avviene esattamente un anno dopo un episodio di vandalismo che aveva suscitato indignazione e preoccupazione tra i visitatori e gli esperti del settore. La tempestiva azione del personale del Parco Archeologico ha impedito danni irreversibili, ma il lavoro di recupero è stato complesso e ha richiesto l’impegno di numerosi professionisti.
Il restauro: un lavoro di squadra
Il restauro della Casa dell’Erma di bronzo è stato suddiviso in due fasi principali. La prima fase si è concentrata sull’eliminazione delle tracce lasciate dal vandalismo, in particolare la rimozione dell’inchiostro dai dipinti murali. Questo processo è stato reso possibile grazie a uno studio preliminare che ha identificato tecniche sicure per preservare l’integrità delle opere originali.
La seconda fase ha previsto un intervento più ampio nell’ambito di un programma di manutenzione straordinaria, volto a garantire la conservazione duratura delle domus di Ercolano. Gli interventi hanno incluso il consolidamento delle superfici pittoriche e il trattamento di intonaci moderni danneggiati da incisioni e graffiti.
Un patrimonio da preservare
La Casa dell’Erma di bronzo, conosciuta anche come III, 16, è una dimora di epoca sannitica che è stata portata alla luce tra il 1927 e il 1929. Il suo nome deriva da una statua maschile, probabilmente il padrone di casa, collocata su un erma marmorea. L’abitazione presenta decorazioni in III stile pompeiano e un atrio centrale con una vasca per raccogliere l’acqua piovana. La riapertura della casa non è solo un evento per gli appassionati di archeologia, ma rappresenta anche un atto di responsabilità verso il passato e le generazioni future. Il direttore del Parco, Francesco Sirano, ha sottolineato l’importanza di questo restauro come simbolo di cura e identità, restituendo alla Casa dell’Erma di bronzo il suo ruolo di custode della memoria storica di Ercolano.