Emergenza sanitaria in Piemonte: la carenza di medici per il 118

La situazione critica del 118 in Piemonte e le conseguenze per la sanità locale

La crisi della medicina d’emergenza in Piemonte

Negli ultimi anni, la sanità in Italia ha affrontato sfide sempre più complesse, e la situazione in Piemonte non fa eccezione. La medicina d’urgenza, in particolare il servizio 118, è sotto pressione a causa della carenza di personale medico.

Secondo le ultime stime, per garantire un funzionamento adeguato delle ambulanze medicalizzate nella regione, sono necessari circa 340 medici. Tuttavia, attualmente mancano all’appello circa 130 professionisti, creando un vuoto preoccupante nel sistema di emergenza.

Le conseguenze della mancanza di medici

La carenza di medici nel servizio di emergenza ha ripercussioni dirette sulla qualità dell’assistenza sanitaria.

Le ambulanze, che dovrebbero garantire un intervento tempestivo in caso di emergenze, si trovano spesso a operare con personale ridotto, costringendo i medici a fare straordinari per coprire i turni. Questo non solo aumenta il carico di lavoro per i professionisti già in servizio, ma può anche compromettere la sicurezza dei pazienti.

La situazione è ulteriormente aggravata da un bilancio ASL che nel 2024 prevede un deficit di 35 milioni di euro, limitando ulteriormente le risorse disponibili per affrontare la crisi.

Le possibili soluzioni per la crisi sanitaria

Affrontare la carenza di medici nel servizio di emergenza richiede un approccio multidimensionale. È fondamentale investire nella formazione e nell’assunzione di nuovi professionisti, incentivando i giovani medici a specializzarsi in medicina d’urgenza. Inoltre, è necessario migliorare le condizioni di lavoro per il personale esistente, offrendo stipendi competitivi e supporto psicologico per affrontare lo stress legato al lavoro in emergenza. Solo attraverso un impegno congiunto tra istituzioni, professionisti e comunità sarà possibile garantire un servizio di emergenza efficiente e sicuro per tutti i cittadini piemontesi.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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