Perchè in Brasile si parlano tante lingue: tutte le curiosità

Il Brasile ci fa pensare ai colori, alle danze e alla musica. Attenti però anche le lingue hanno molto da raccontare.

Il Brasile è il più grande paese del Sudamerica, sia per superficie che per popolazione. Capace di affascinare migliaia di turisti ogni anno per la sua cultura, i parchi, le spiagge e i numerosi siti patrimonio UNESCO, esso è un melting pot culturale tutto da scoprire.

Per il viaggiatore che voglia immergersi a pieno nell’anima del paese, non resta che lasciarsi trasportare dalle musiche e dai colori delle grandi città, sopratutto di Rio de Janeiro, considerata a buon diritto una delle metropoli più affascinanti del mondo. Il folklore e la tradizione del paese inoltre, si mescolano sapientemente ad una cultura culinaria capace di conquistare anche i palati più sopraffini! Se quindi avete già pianificato il vostro viaggio nella bella terra brasiliana ma siete alla ricerca di qualche curiosità interessante per entrare nel vivo dello spirito del luogo, ecco qualche curiosità che metterà in luce le differenze storiche e linguistiche del paese.

Il Brasile infatti è ricchissimo di radici culturali ecco perchè in Brasile si parlano tante lingue.

Perchè in Brasile si parlano tante lingue

Il portoghese è parlato dalla stragrande maggioranza della popolazione, con percentuali che sfiorano il 100%! La lingua è un forte elemento di unità nazionale in quanto il Brasile è l’unico stato sudamericano a non servirsi dello spagnolo come lingua madre. Declinatosi come forma autonoma rispetto al portoghese parlato in Portogallo, il portoghese brasiliano presenta molti tratti caratteristici per accento e pronuncia, nonostante le due lingue risultino comunque comprensibili vicendevolmente.

A seguito della fase di colonizzazione iniziata intorno al 1500, il portoghese iniziò ad essere usato come lingua principale. Si trattò a ben vedere di una normale forma di diffusione sostenuta dai governi che si susseguirono a capo del paese. In questo modo, però, si persero lentamente molte delle lingue indigene parlate durante la fase pre-colonizzatoria.

Da ricordare a tal proposito è il “Diretòrio dos Indios” del 1758, a causa del quale venne vieto l’insegnamento scolastico della tradizione linguistica delle tribù e di parte delle lingue parlate dai vari gruppi di immigrati che si erano stanziati negli anni precedenti in Brasile. Ad oggi la tendenza è rimasta invariata, e il portoghese e diventato a tutti gli effetti la lingue madre del paese!

Altre lingue: tutte le curiosità

Abbiamo già detto quanto sia importante comprendere le radici linguistiche di un paese per poter scendere più in profondità nella conoscenza della sua tradizione! Il Brasile non fa affatto differenza: si tratta di un melting pot linguistico che si è sviluppato nel passato e che ancora oggi mantiene il suo fascino e la sua storia.

Oltre alle lingue indigene ancora parlate dall’1,9% della popolazione, una delle più popolari rimane ad oggi il tedesco. A seguito del forte flusso migratorio che si registrò intorno al 1940, infatti, gran parte degli stati del sud hanno mantenuto ancora un’alta percentuale di oratori di radice linguistica germanica.

Nonostante molti discendenti abbiano con il tempo abbandonato la propria lingua madre a favore dell’adozione del portoghese, è curioso segnalare che un giornale in lingua tedesca – il “Brasil-Post” – è stato stampato per moltissimi anni ed è stato acquistato dalle generazioni successive al primo flusso coloniale! Inoltre,la vicinanza ai paesi sudamericani di lingua spagnola, ha fatto sì che moltissimi cittadini – sopratutto nelle grandi città – possano comprendere e parlare con i propri vicini!

Italiano, Veneto e Talian

Non manca, infine, un bassa percentuale di oratori in lingua italiana! Non dimentichiamoci che nel secondo dopoguerra, il flusso migratorio dei nostri connazionali è stato il più alto che il Brasile abbia mai ricevuto!

In particolare, a muoversi in cerca di fortuna nel paese sudamericano, sono stati per il 60% nientemeno che veneti! Per questo motivo, il dialetto regionale si è trasformato – sotto l’influenza della lingua portoghese – e ha dato vita al “talian.”

Questo strano ibrido che evidenzia tanto curiosamente il melting pot del Brasile, è tutt’oggi usato prevalentemente per occasioni private e familiari, ed è stato dichiarato nel 2014 patrimonio culturale del Brasile!

Scritto da Redazione Online

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