Pesca nell’Alta val Taro: tutte le informazioni

Tutte le informazioni sulla pesca presso l'Alta Val di Taro, nell'omonimo fiume, paradiso dei pescatori nell'Emilia-Romagna.

L’Alta Val di Taro è un paradiso per gli amanti della pesca che raccolgono un ottimo bottino presso l’omonimo fiume. Ma vediamo, quindi, quali sono le informazioni da conoscere e i posti migliori per pescare.

Pesca nell’Alta val Taro

La Val di Taro, in Emilia-Romagna, si estende nella provincia di Parma, e prende il nome dall’omonimo fiume che nasce dal monte Penna e confluisce, nel Po come affluente destro. La valle confina a sud con la valle del Vara in Liguria e la val di Magra in Toscana; a ovest con la valle del Ceno e del Recchio; a est con la valle del torrente Baganza.

La valle è chiusa dai monti Penna, Zuccone, Scassella, Gottero, Fabei e Molinatico. Inoltre, mette in comunicazione la provincia di Parma con la Liguria attraverso il passo del Bocco e il passo di Centocroci.

Il primissimo tratto del fiume è caratterizzato da una serie di suggestive cascatelle che terminano, poche centinaia di metri a valle della polla sorgentizia, in un laghetto artificiale.

Il fiume è incastonato in un angolo naturalistico rimasto ancora intatto e anche per questa sua singolare peculiarità è in grado di offrire le condizioni ideali agli amanti della pesca sportiva. Ma non solo. Infatti, è ideale anche per chi vuole concedersi un bagno rigenerante in uno dei suoi tanti laghetti.

Pescare al lago

Il crescente bisogno di attività all’aria aperta, lontano dal caos e dallo stress cittadino, ha fatto riflettere un gruppo di appassionati pescatori. Questi, quindi, hanno deciso di creare una società sportiva per promuovere una parte specifica del nostro territorio, in questo caso il fiume, e renderlo un ulteriore strumento in grado di condurre nuove presenze in Valtaro.

Parliamo dell’Associazione “Pietra Arenaria”, formata a Piane di Carniglia nel Comune di Bedonia. Si tratta di un gruppo di una cinquantina di amici pescatori, non sono solo di Bedonia e Tornolo, ma anche provenienti da Pontremoli, Chiavari, Parma, Milano o Verona, che dedica parte del proprio tempo libero al sostegno e allo sviluppo del “turismo ittico”, oltre ad organizzare raduni di pesca e attività sociali.

Turismo ittico

Ad oggi, nei Comuni di Tornolo e Bedonia sono state istituite due zone di pesca turistica. I permessi giornalieri e gli abbonamenti sono acquistabili presso numerosi esercizi commerciali della zona.

La riserva si estende per quasi 2 chilometri sul torrente Aveto nel tratto subito a valle della località Cabanne. La pesca è consentita tutti i giorni, dall’ultima domenica di febbraio al primo di novembre. Settimanalmente si provvede al ripopolamento della riserva con esemplari adulti di trote e salmerini. L’acquisto di un permesso di pesca consente la cattura di 5 trote al giorno.

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