Tombe dei giganti in Sardegna: la storia e le curiosità

Le curiose Tombe dei giganti della Sardegna e la loro interessante storia.

Il territorio della Sardegna racconta una storia antica di insediamenti e civiltà antiche che hanno lasciato il segno, come nel caso delle tombe dei giganti. Questi antichi siti archeologici suscitano non poca curiosità, e sono una delle destinazioni più interessanti da scoprire sull’isola.

Tombe dei giganti in Sardegna

Le cosiddette tombe dei giganti sono antichi monumenti costituiti principalmente da tombe collettive che raccontano una storia millenaria. Risalgono, infatti, all’età nuragica, che va dal 1800 al 101 a.C..

Queste importanti tracce del passato si trovano disseminate su tutto il territorio sardo, il cui nome è stato assimilato dagli archeologi che, in genere, preferiscono chiamarle “tombe di giganti”.

Si tratta di costruzioni imponenti dalla base rettangolare absidata, costituite da grossi blocchi di pietra piantati nel terreno. Uno spettacolo, quindi, emozionante che mette in comunicazione presente e passato.

Questi particolari sepolcri consistono essenzialmente in una camera funeraria lunga sino a 30 metri e alta sino a 3 metri. In origine l’intera struttura veniva ricoperta da un tumulo somigliante più o meno ad una barca rovesciata.

Invece, la parte frontale della struttura è delimitata da una sorta di semicerchio, quasi a simboleggiare le corna di un toro. Inoltre, nelle tombe più antiche, al centro del semicerchio è posizionata una stele alta in alcuni casi fino a quattro metri. In genere, la stele è finemente scolpita e fornita alla base di una piccola apertura che pare venisse chiusa da un masso.

Di cosa si tratta

La funzione delle antiche tombe era quella di rendere omaggio ai morti della comunità, i cui membri erano sepolti senza alcuna distinzione di rango. Infatti, si trattava di tombe prive di alcun tipo di privilegio e le offerte ai morti non avevano grande valore.

Con il tempo la funzione delle tombe è mutata. Infatti, divennero ossari in cui si depositavano le spoglie dei defunti. I culti legati alle tombe di giganti sono da collegarsi al dio Toro e alla dea Madre.

Dove si possono visitare

Come anticipato, queste particolari e suggestive tombe si trovano disseminate in tutto il territorio sardo. Tuttavia, vi è una particolare concentrazione nella parte centrale dell’isola dove se ne contano circa la metà. Fino all’ultimo censimento del 2003, quelle conosciute sono 800.

Di particolare interesse sono quelle di Capichera, Li Lolghi e Coddu Vecchju, nei pressi di Arzachena. Molto interessanti sono anche quelle di Madau, vicino Fonni e quelle di Tamuli, con i betili mammellati, nei pressi di Macomer. La più antica tomba dei giganti esistente in Sardegna, è la tomba denominata Su Cuaddu ‘e Nixias, sita nel territorio di Lunamatrona.

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