Torre Alfina, castello: la storia e le informazioni sulla visita

La storia e la visita al castello di Torre Alfina, la frazione di Acquapendente.

Nella frazione di Torre Alfina, nel comune di Acquapendente, sorge un antico castello dalla storia lunga e importante. Un luogo affascinante che merita di essere visitato durante un viaggio nei dintorni di Viterbo.

Torre Alfina, castello: la storia

Situata al margine settentrionale dell’altopiano dell’Alfina, a circa 9 chilometri di distanza dal capoluogo, la frazione di Torre Alfina ha una popolazione di appena 345 abitanti.

Il piccolo paesino fa parte del club de I borghi più belli d’Italia e confina con la Riserva naturale Monte Rufeno e con il bosco monumentale del Sasseto, al quale si accede dai giardini pubblici del borgo.

La storia del suo castello è legata a quella del paese, e nasce nell’alto medioevo attorno ad una torre di avvistamento già esistente.

Il castello di Torre Alfina, possente e imperioso, forte delle sue maestose torri merlate rivestite pietra scura, è una delle più belle e affascinanti dimore storiche presenti sul territorio umbro-tosco-laziale. Un luogo dove storia millenaria e antiche tradizioni tramandate nel tempo, si fondono in un unico connubio oltrepassano le mura del maniero. Il palazzo, costruito a ridosso della torre, è stato dimora dei signori di turno. Prima i Risentii, poi i Monaldeschi di Orvieto, del ramo Cervara, che hanno dominato questo luogo dalla fine del 1200 fino alla seconda metà del 1600.

Sul finire del 1800, tutte le proprietà signorili vengono acquistate dal Conte Edoardo Cahen, che si fregia del titolo di Marchese di Torre Alfina.

Oggi Torre Alfina è un borgo che rivive e valorizza la propria storia, la sua cultura, la natura ed il suo folklore. Il Sasseto è annoverato tra i Boschi Monumentali d’Italia.

Orari visita

Tutto intorno al borgo di Torre Alfina e il suo castello regna il Bosco del Sasseto, una foresta mista di latifoglie secolari. Questa deve il nome ad un singolare substrato geologico formato da un accumulo di blocchi di roccia lavica ai piedi della rupe su cui sorge il castello. Definito dal National Geographic “Bosco delle Fiabe” o “Bosco di Biancaneve”, un tempo era selva oscura e selvaggia.

Fu trasformato a fine ‘800 dal Marchese Edoardo Cahen nel fantastico parco attuale dove all’interno, fra le altre cose, è situata la famosa tomba dove, nel 1894, venne sepolto egli stesso.

Oggi il castello è un luogo in cui vengono celebrati matrimoni ma anche altri eventi, deliziando gli ospiti della spettacolare vista. Un luogo speciale per festeggiare i momenti più importanti.

Tuttavia, è anche possibile visitare il castello, al prezzo di 5 euro a persona. La prima visita del mattino parte alle 10:15 e l’ultima visita del mattino parte alle 11:45. Invece, la p rima visita del pomeriggio parte alle 15:15, mentre l’ultima visita del pomeriggio parte alle 16:45.

In genere il castello è aperto solamente nel weekend, nei giorni di sabato e di domenica.

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