Vaccinazioni richieste per viaggio in Colombia

Non sono obbligatorie vaccinazioni per entrare in Colombia, però alcune sono raccomandate. Qui ci sono le principali ma è sempre meglio rivolgersi al medico perché conosce il vostro stato di salute e potrà consigliarvi nel migliore dei modi. Non tutti i vaccini sono subito efficaci, quindi è bene che li facciate 4-6 settimane prima della partenza.

Partire per destinazioni esotiche è una buona scusa per fare i richiami di morbillo, parotite epidemica, rosolia, poliomielite, tetano, difterite e pertosse. Oltre a questi, prendete in considerazione altri vaccini:

Epatite A – Questo virus si trasmette principalmente con acqua e cibo contaminati, soprattutto in frutta e verdura toccata da persone infette. È più diffusa in zone con condizioni igienico-sanitarie precarie. I colombiani che vivono in queste parti del paese ormai sono diventati immuni al virus per via dell’esposizione prolungata.

Chi invece viene da paesi più benestanti (o persino da zone più ricche della stessa nazione) non ha quest’immunità naturale e deve vaccinarsi per forza. Sono necessarie due dosi per una protezione totale.

Tifo addominale – Il tifo addominale si contagia mediante il consumo di cibo o acqua toccati da una persona infetta. L’infezione è prevalente nelle aree più povere della Colombia, dove i sistemi di scarico lasciano il tempo che trovano, e in caso di forti alluvioni si verificano epidemie periodiche.

Se dovete andare fuori dai maggiori centri urbani o mangiare in luoghi avventurosi, vaccinatevi.

Febbre gialla – Un’infezione virale che si diffonde principalmente di giorno con la puntura delle zanzare. Il rischio d’infezione è maggiore nelle regioni colombiane tropicali e dov’è presente la giungla come Choco e Valle de Cauca. C’è inoltre il rischio, anche se basso, di contrarre la malattia nelle città di Barranquilla, Cartagena, Cali e Medellin. Non c’è rischio d’infezione a Bogota grazie all’altitudine. Se il vostro è un grande viaggio in America Latina, sarebbe saggio vaccinarvi perché alcuni paesi richiedono dei certificati validi di vaccinazione per potervi accedere. Per minimizzare il rischio di contrarre la malattia, coprite la pelle esposta e usate repellenti per insetti.

Rabbia – Si rischia di prendere la rabbia con tutte le attività all’aperto che aumentano la possibilità di venire morsi da animali. La trasmissione avviene mediante la saliva di animali infetti (in modo particolare cani, pipistrelli e altri mammiferi) con il morso. Con una serie di 3 vaccinazioni prima dell’esposizione avrete una protezione iniziale, ma in caso di morso è necessario che andiate dal medico.

Scritto da Silvia Littarru

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