Voli cancellati: dal 3 giugno 2020 stop ai voucher

Novità per i voli cancellati dal 3 giugno 2020, stop ai voucher e riprendono i rimborsi per i passeggeri.

Arrivano novità sui voli cancellati a partire dal 3 giugno 2020, con uno stop ai voucher. Buone notizie per i passeggeri: tornano i rimborsi.

Voli 3 giugno 2020 stop voucher

La fase acuta dell’emergenza Covid è ormai passata, e si ritorna ad una graduale normalità.

Non ci sono più, quindi, le restrizioni alla circolazione delle persone nell’area Schengen. Questo ritorno all’abituale circolazione porta importanti cambiamenti nel mondo dell’aviazione.

Infatti, le compagnie aeree adesso non potranno più giustificare con la pandemia la scelta di dare ai passeggeri che restano a terra causa cancellazione del volo un voucher invece che il rimborso dei soldi spesi.

A dichiararlo è stato l’Ente nazionale per l’aviazione civile, che dopo le innumerevoli segnalazioni di voli cancellati ha richiamato i vettori aerei al rispetto del Regolamento comunitario di tutela dei passeggeri del 2004. Sono stati, inoltre, preannunciati procedimenti sanzionatori per le compagnie che lo violeranno.

Cosa cambia dal 3 giugno

A partire dal 3 giugno, secondo Enac, le cancellazioni di voli operate dalle compagnie aeree non possono (per la maggiore) essere ricondotte a cause determinate dal Covid-19, ma a scelte imprenditoriali.

Infatti, è proprio in questi casi che la normativa prevede il rimborso del biglietto e non l’erogazione di un voucher. Il Regolamento Comunitario n. 261 del 2004 prevede, per le cancellazioni, l’informativa al passeggero, la riprotezione, il rimborso del prezzo del biglietto, e non la corresponsione del voucher, e la compensazione, ove dovuta. Le stesse regole valgono per la rinuncia del passeggero che, salvo motivi di impedimento legati a situazioni Covid-19, decida di non partire. In tale caso saranno applicabili le condizioni di trasporto e tariffarie previste dal vettore.

L’aeroporto di Linate, a Milano, resta ancora chiuso: la Sea, la società di gestione controllata dal Comune, ha concentrato le attività su Malpensa. Tuttavia, Alitalia fino all’11 giugno ha continuato a vendere biglietti da Linate. Ai passeggeri viene ora proposta la riprotezione su Malpensa o in alternativa un voucher.

Alitalia e altre compagnie

Alitalia ha lamentato che gli aeroporti italiani hanno applicato nei confronti della società tariffe più elevate rispetto ai concorrenti stranieri e che la pratica sta ostacolando la ripresa del settore.

La compagnia di bandiera spiega, infatti, in un comunicato stampa, che dall’aeroporto di Trieste le è stato addebitato più del doppio della tariffa applicata ai suoi concorrenti. La compagnia aerea, ancora in fase di rinazionalizzazione, ha dichiarato di aver inviato alle autorità competenti le prove di una “discriminazione economica”,. Ha aggiunto, inoltre, che si tratta di una tendenza che si riscontra nella maggior parte degli aeroporti italiani.

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