Camargue: itinerario per vedere la città gitana

La Camargue è una zona a sud di Arles, in Francia, e i suoi simboli sono i cavalli bianchi e tori neri come la pece.

Sviluppata sul delta del Rodano, a sud di Arles, questa terra è nota per le sue corride non cruente, le “course camarguais“, e i suoi spettacoli d’equitazione.

La stagione ideale per andare sono la primavera e l’autunno perché le estati sono davvero molto calde.

Entrambi avvengono in un arena circolare e gli spettatori possono ammirare le abilità dei partecipanti nel sottrarre oggetti al toro e quelle dei gardiens nel montare a cavallo.

Cosa vedere a Camargue in Provenza

Questo paese, oltre ad avere uno delle riserve naturali con più specie protette, offre anche un vasto parco ornitologico dove si possono avvistare i fenicotteri rosa che trovano in queste terre un’habitat perfetto grazie agli stagni di acqua salata.

La capitale Saint-Marie-de-le-Mer è punto di pellegrinaggio per i rom gitani che vengono qui ad adorare Sara la nera, anche se non è stata riconosciuta santa da nessuna professione religiosa. Particolare è la sua statua nella chiesa a lei dedicata dove i pellegrini le lasciano in dono il loro mantello porgendolo sulle sue spalle.

Il simbolo del capoluogo è la Croix Gardiane: un’ancora, una croce e un cuore. Ad ogni punta della croce si ha un tridente a forma di mezza luna che rimanda alle picche con cui i lavoratori negli allevamenti, i Gardians, stimolano il bestiame.

Oltre alle mandrie, questo paese è dedito alla pesca, da cui deriva l’ancora.

Il simbolo però ha anche tre rimandi alle virtù teologali: la croce alla la Fede, l’ancora la Speranza e il cuore la Carità. Questi significati insieme rimandano alla loro cultura: lavoratrice e al contempo religiosa.

Poco lontano si erge un paese costruito intorno ad una roccaforte medievale: Aigues-Mortes. È molto interessante dal punto di vista storico in quanto ha conservato interamente le sue cinte murarie. Altre città poco distanti, ma molto interessanti sono Nimes, Montpellier e Arles.

Un luogo sperduto, circondato dal verde, tre camere da letto, un’edificio interamente coperto d’edera, una piscina costruita di mattoni grigi, è il luogo perfetto per trascorrere un paio di notti immersi in un paradiso di relax. A Maison d’Hotes Mas de Barbut le porte non hanno chiavi, le camere sono a tema (incredibile quella messicana) e i proprietari sono favolosi: la moglie parla solo francese provenzale (incapibile) e il marito ti parla in spagnolo misto francese misto inglese. In qualche modo ci si intende sempre o per gesti o per parole. Aigues-Mortes la signora lo pronunciava Ag-mor. Potete immaginare come potevamo farci spiegare di cosa stesse parlando, in certi casi internet è la soluzione perfetta. Sono molto socievoli e sono sempre a disposizione, preparano la colazione a qualsiasi ora e organizzano passeggiate a cavallo.

Questo luogo fiabesco si trova a 15 minuti da Aigues-Mortes e mezz’oretta da Saint-Marie-de-le-Mer.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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