Il Castello di Alviano: la location della scelta di Gemma Galgani

La fuga d'amore di Gemma Galgani e Rocco Fredella di !"Uomini e donne" si terrà al Castello di Alviano, nell'omonimo borgo medievale.

“Uomini e donne” si trasferisce al Castello di Alviano. Il corteggiatore Rocco Fredella ha scelto il castello di epoca rinascimentale per conquistare Gemma Galgani, volto noto del programma. Un set che non ha nulla da invidiare al Castello di Torcrescenza, inizialmente indicato come location del loro appuntamento.

Il maniero legato al nome dell’architetto Bartolomeo d’Alviano potrebbe rappresentare un segno di svolta nella relazione tra i 2. Di certo, il corteggiatore ha deciso di puntare sul contesto storico di cui il castello è emblema: un posto da favola.
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Il castello di Alviano

Borgo di composizione medievale, circondato da mura fortificate. Il comune di Alviano – in provincia di Terni – non fa mistero del proprio retaggio medievale, come spesso si ha modo di vedere in altri borghi del territorio dell’Umbria. In un contesto del genere, il castello di Alviano non fa che consolidare il forte legame con la tradizione storica del paese, riuscendo anche ad aggiungere il proverbiale “quid” in più. La struttura del castello consiste in 4 torri circolari, angolari e bastionate, attorno ad un cortile rinascimentale.

Nel suo complesso, l’architettura cerca di riprodurre una forma trapezoidale.

Chi si accinge ad entrare tra le mura del castello, dovrà superare lo sguardo suggestivo di un leone e di una medusa scolpiti nella pietra, a guardia del castello stesso. Varcato l’ingresso, i visitatori hanno modo di accedere alla corte, suddivisa in 3 piani.

Gli affreschi del castello

Il Castello di Alviano ha origini medievali. Una prova è la presenza di alcuni affreschi che raccontano alcuni episodi della vita di San Francesco d’Assisi. Oltre al fondatore dell’Ordine francescano, il castello è anche decorato con altri affreschi, alcuni risalenti al 1600, focalizzati sulla narrazione della storia del borgo di Alviano. Secondo i ricercatori di Storia dell’Arte, queste ultime pitture potrebbero essere state opera di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone, vissuto nel 1500.

Il cortile rinascimentale

Varcato l’ingresso, i visitatori hanno modo di accedere al cortile del castello. Quest’ultimo offre ai turisti la possibilità di avere una visione a tutto tondo della struttura interna del castello. Il cortile è stato pensato per vantare un doppio loggiato, su cui affacciano numerosi ambienti di pregio.

Il Castello di Alviano è così pregno di Storia da convincere gli studiosi a sceglierlo come sede del Centro studi sui capitani di ventura, che supporta con la propria attività il Museo dei capitani di ventura. In quest’ultimo i visitatori possono entrare in contatto con materiali, documenti e immagini di approfondimento della Storia non solo del Castello, ma anche della stessa città di Alviano. Alla sera, poi, la struttura regala uno spettacolo fatto di silenzi e suggestioni uniche, tipiche dei monumenti medievali dell’Umbria.

Scritto da Andrea Danneo

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