Che cosa fare a Dunkerque tre giorni?

Dunkerque divenne famosa nello stesso momento in cui venne distrutta, nel 1940. Fu poi ricostruita in uno dei periodi più blandi dell’architettura occidentale. Forse a colpo d’occhio non ti sembrerà affascinante ma questa città portuale ha due musei meritevoli, una spiaggia luminosa e un carnevale coloratissimo.

Se dunque stai organizzando una vacanza a Dunkerque, ecco alcune tappe utili per un itinerario di tre giorni:

Primo giorno:

Puoi visitare il Musée Portuaire: situato in un vecchio magazzino di tabacco, è il luogo ideale da visitare per gli appassionati di storia del mare e in particolare di modelli di barche e navi. Puoi partecipare a una delle visite guidate proposte oppure muoverti in autonomia. Nel pomeriggio puoi toccare con mano ciò che accadde a Dunkerque nel 1940, visitando il Mémorial du Souvenir, gestito da volontari che hanno un legame personale con questo periodo storico.

La visita include un filmato di 12 minuti, modelli in scala, foto e uniformi evocative di questo periodo.

Secondo giorno:

Il Memoriale britannico di Dunkerque rende onore ai più di 4500 soldati britannici e del Commonwealth che non hanno una tomba personale. Si trova vicino al cimitero militare di Commonwealth, a 1,5 chilometri sud-est dell’ufficio del turismo. Non dimenticarti di pranzare nel primo ristorante biologico di Dunkerque, La Demi-Lune.

Qui puoi gustare piatti leggeri, salutari e soprattutto a prezzi ragionevoli. Nel pomeriggio, per godere al meglio della zona del porto, puoi effettuare un giro su una barca partendo da bassin du Commerce. se invece preferisci muoverti a piedi, puoi visitare il faro alto 63 metri da quale puoi gustarti una vista panoramica sul porto.

Terzo giorno:

Per il terzo giorno ti raccomandiamo di scegliere cosa visitare in base ai tuoi gusti. Se per esempio sei un appassionato di animali marini, non perdere il Malo-les-Bains Aquarium-Museum: potrai trovare 150 specie presenti in 21 acquari. Ti consigliamo anche Place du Minck: una visita al mercato del pesce è d’obbligo, con il trambusto e il caos della folla desiderosa di acquistare baccalà salato o aringhe affumicate.

Scritto da Francesca Nidola
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