Migliori sentieri trekking in Friuli

Il Friuli Venezia Giulia è forse una delle regioni presa meno in considerazione dai turisti. A parte infatti per le spiagge, spesso invase da tedeschi o austriaci, tra le mete degli italiani figurano luoghi più “esotici”, come il sud o altre regioni di maggior interesse culturale.

Sebbene però si parli molto poco di questa regione, essa presenta molti tesori e luoghi di incredibile splendore. In particolare, per gli amanti dei trekking in montagna, ci sono ben 55 itinerari individuati e segnati dal CAI è possibile percorrere. Questi itinerari si dividono in “sentieri delle acque“, che attraversano numerosi corsi d’acqua situati in mezzo a una natura lussureggiante; i “sentieri della storia“, dove è possibile trovare fortini e trincee in cui combatterono austriaci e italiani; i “sentieri dei contrabbandieri“, nei luoghi in cui questi ultimi si nascondevano; i “sentieri delle malghe“, in territori ricchissimi di rifugi dove è ancora viva la tradizione della produzione del formaggio e dove è possibile gustare prodotti caseari.

I “sentieri delle civiltà e dei borghi” attraversano invece zone di lieve pendenza e passano per borghi come Poffabro, Frisanco e Pesariis che permettono di scoprire il fascino di una regione nascosta. Infine, i “sentieri delle leggende” ripercorrono luoghi al centro di fiabe e racconti fantastici popolari, storie tramandate di generazione in generazione che rendono il cammino ancora più suggestivo, mentre i “sentieri naturalistici” includono le aree alpine e carsiche, coi colori, le immagini e i profumi di un ambiente raro ed ancora ben conservato.

I sentieri che potete percorrere sono quindi numerosi. In questo articolo vi segnaleremo quelli che secondo noi vale la pena di provare.

Il Sentiero del Passo degli Scalini si trova nelle Alpi Giulie Occidentali e fa parte del gruppo del Jof Fuart. Si allunga dal Sella Nevea (m. 1180) al passo degli Scalini (m.2022). Prosegue poi attraverso il Vallone Lavinal dell’Orso fino al Guido Corsi (m.1874). Basta seguire la segnavia Cai 625 per giungere a destinazione. Il dislivello complessivo è di 900 metri e il tempo di percorrenza di aggira attorno alle 3 ore. Il sentiero è consigliato per gli escursionisti esperti o, per lo meno, non alla loro prima esperienza in montagna.

Per gli escursionisti intrepidi e temerari consigliamo anche il sentiero dello Spallone Ovest del Duranno. Situato sul Gruppo Dolomitico del Duranno, sugli Spalti del Toro, Monfalconi, parte dalla località di Erto a 650, sul lago del Vajont e sale fino al rifugio Maniago (2100 m.) e la spalla del Duranno (2.500 m.). La camminata comprende un dislivello di 1700, è molto impegnativa e molto lunga ma la bellezza del paesaggio e del percorso compensano la fatica.

Tra le camminate facili, adatte per coloro che ammirare la natura rigogliosa senza troppo faticare consigliamo il giro delle malghe a Piancavallo. L’itinerario, che col bel tempo può assumere toni affascinanti ed emozionanti, non presenta alcuna difficoltà e si svolge tra boschi di faggi, doline, dossi e vallette erbose ed ampie vedute sull’alta pianura pordenonese. Il dislivello è minimo e si svolge sia su grandi vialoni sterrati, sia su sentieri più piccoli. Nelle malghe, come detto sopra, sarà possibile gustare prodotti caserecci.

Infine, se vi volete impegnare in un itinerario più lungo e ad alta quota, bellissima è l‘altavia delle Dolomiti n. 6 che si allunga dalla foce del Piave (Sappada) a Vittorio Veneto. Si chiama anche Altavia dei Silenzi tesa a sottolineare l’isolamento di questi monti poco conosciuti e in diverse parti ben poco frequentati, specie nella parte centrale dell’itinerario, tra i Monfalconi di Montanaja ed il Duranno. Questo è anche dovuto alla presenta di passaggi impervi, non semplicissimi da attraversare. La bellezza delle Dolomiti qui è però più evidente che in altre proprio perché incontaminata. Il punto più suggestivo della Camminata è il campanile di Val Montanaia, chiamato anche “urlo del diavolo”, uno spuntone di roccia che si staglia imponente per 250 metri di altezza, un esempio della grandiosità dei paesaggi di questa zona.

Scritto da Francesca Pavan

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