Villa Bagatti Valsecchi di Varedo: la storia e le curiosità

L'interessante storia della villa Bagatti Valsecchi di Varedo.

La storia della villa Bagatti Valsecchi di Varedo è antica e interessante, che hanno reso negli anni questa villa suggestiva ed enigmatica. Un passato importante, che oggi riecheggia tra le rovine dell’edificio settecentesco.

Villa Bagatti Valsecchi di Varedo: la storia

La villa settecentesca Bagatti Valsecchi si trova nel piccolo comune di Varedo, nella provincia di Monza e Brianza. Si tratta di uno degli esempi più importanti di edifici settecenteschi in Lombardia.

Tuttavia, la villa è disabitata da decenni e versa in uno stato di forte degrado.

L’antico edificio risale al 1878, ma la sua costruzione sorgeva già nel 1721, quando era ancora una piccola cascina. La grande opera fu affidata agli architetti Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, discendenti della nobile famiglia milanese Bagatti.

Questa si stabilì in campagna a partire dal 1523 per sfuggire alla peste.

La costruzione si sviluppa all’interno di un rigoglioso parco. Nello spazio antistante alla villa si sviluppa un’ampia corte d’onore con il porticato. La base dell’edificio è costituita da un blocco lineare e sulla sua sommità spicca la loggia realizzata grazie al recupero delle colonne dall’ormai demolito convento milanese di Sant’Erasmo di epoca quattrocentesca.

Un insieme di epoche che hanno reso la villa un mix di storie e di elementi del passato.

Villa Bagatti Valsecchi

Giardino e villa

A caratterizzare la villa è il suo splendido giardino, dove vi è posta una porzione delle mura del lazzaretto di Milano. Più precisamente, si tratta della porzione di mura un tempo sita davanti all’odierna via Lecco, trasferita durante la sua demolizione alla fine del XIX secolo. È l’unica porzione di mura oggi esistente oltre alla breve porzione antistante la Chiesa Russa Ortodossa di via San Gregorio a Milano e alle otto campate trasportate dai Melzi d’Eril nell’omonima villa a Bellagio.

Nei loro interventi i fratelli Bagatti, si sono mantenuti fedeli a un’immagine di barocco-barocchetto lombardo.

Nel 1884 ha inizio la sistemazione dell’intera area del parco. Progettato su modello del giardino all’inglese, il parco è costituito da vari elementi decorativi, come le statue e la fontana. Vi sono anche formali come il galoppatoio, gli orti e una collinetta artificiale. Gli elementi architettonici, poi, riguardano la ricostruzione della porta San Gregorio del Lazzaretto di Milano e la ghiacciaia.

I grandi piazzali, così come lo spiazzo del cancello verso il viale, erano ricoperti di fine ghiaietto, che si estendevano anche lungo tutti i tracciati.

Fontana e ghiacciaia

Altro elemento importante della villa è la fontana, il cui bordo è realizzato in pietra di molera. Invece, la pavimentazione della vasca è costituita da un disegno a mosaico creato con tessere bicrome, quelle bianche in marmo di Carrara, quelle scure in calcare nero.

Le vecchie conserve di ghiaccio, chiamate in dialetto milanese “giazzere” erano le antenate dei moderni frigoriferi. A Varedo ne sono state catalogate cinque. Tuttavia, quella nella parco della villa dei Bagatti Valsecchi è ritenuta la più caratteristica e l’unica conservata. La ghiacciaia si trova nell’angolo ovest del giardino, vicino al muro di cinta confinante con via Vicolo al Viale.

Scritto da Ilenia Albanese

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