Liguria, alla scoperta del villaggio dei puffi

Il villaggio dei puffi arriva in Italia. Ecco tutto quello che bisogna sapere per visitare la residenza degli iconici omini blu.

Gargamella, Grande Puffo, Puffetta e Puffo Golosone. Basta sentirli nominare che nelle menti di chi vedeva i puffi da bambino, grazie alla serie animata degli anni Novanta, inizia a scorrere un fiume di ricordi legati all’infanzia. Ecco quindi che – a metà tra la nostalgia e la novità – nel comune di Bardineto è stato ideato e costruito un villaggio privato con delle case a forma di fungo, il quale rimanda al bellissimo villaggio dei Puffi.

Scopriamo insieme tutte le caratteristiche e curiosità di questo villaggio fiabesco.

Il villaggio dei puffi

Situato in provincia di Savona, il Villaggio dei Puffi esiste davvero. È stato costruito tra gli anni 60 e 70 nei boschi di Bardineto. Gli addetti ai lavori hanno curato il tutto nei minimi dettagli, al punto che è capace di suscitare ricordi e fantasie. Il motivo del suo successo, grazie agli instagrammers curiosi, è la somiglianza incredibile con il villaggio del celebre cartone animato degli anni 80.

Le casette costruite nel bosco di castagno, infatti, hanno la forma dei funghi e si trovano abbondanti nella zona.Sebbene costruiti a grandezza reale, danno l’impressione di essere abitati dalle creature blu.

Per ora la struttura è proprietà privata, quindi è possibile ammirare il villaggio solo dall’esterno: bisogna passare dalla località/strada della Betulla fino alla strada sterrata, poi camminare per 200 mt. È vietato salire dalla strada provinciale poiché vi è un cancello con scritto proprietà privata.

Si spera che in futuro la struttura possa essere visitabile da grandi e piccini, per vivere a 360 gradi l’esperienza.

Un’origine “puffosa”

Il nome “Puffi” deriva da Schtroumpfs, la cui origine è legata ad una storia davvero divertente. Questa strana vicenda si colloca nel 1958, quando Peyo, un’artista belga, sta partecipando ad una cena con altri convitati. Ad un tratto chiede ad un vicino di passargli la saliera, ma in quel momento malauguratamente gli sfugge il nome dell’oggetto. Per ovviare al problema, Peyo chiede che gli sia passato il “puffo”, cosa che suscita l’ilarità dei presenti, che gli rispondono con una frase tipica dei puffi: “Tieni, ecco il tuo puffo, e quando avrai finito di puffarlo, me lo ripufferai!”.

Proprio quello scioglilingua rappresenterà la scintilla che spingerà Peyo a pensare a una serie a fumetti sulle avventure di 2 paladini che talvolta si imbatteranno in dei piccoli omini blu, appunto i puffi. Il successo di questi personaggi arrivò a un livello tale da far decidere a Peyo di pensare a una seria interamente dedicata a loro. L’episodio ricorda in un certo senso un’altra serie moderna di successo, cioè quella dei Minions, gli aiutanti pasticcioni del protagonista Gru, che di recente si sono guadagnati una serie cinematografica interamente dedicata a loro.

Il villaggio dei puffi quindi rappresenta un’ottima soluzione per una vacanza con la famiglia.


Scritto da Andrea Danneo

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