Cava di Bauxite, Otranto: leggenda e informazioni

Tutte le informazioni da sapere sulla Cava di Bauxite di Otranto e sulla sua leggenda.

Sulla Cava di Bauxite di Otranto aleggia una leggenda che dona un alone di mistero a questo meraviglioso sito pugliese. La terra presenta un colore rosso intenso ed è coperta in alcuni punti da piante di un verde vivace. Al centro si può ammirare una splendida conca, riempita da acque dalle bellissime sfumature del verde smeraldo.

Cava di Bauxite, Otranto: leggenda

La leggenda della cava ha origini lontane nel tempo. La vicenda tratta di una ragazza di nome Asmodeide, che viveva nel territorio di Otranto. La fanciulla trascorreva le sue giornate in modo apparentemente tranquillo. Stava spesso in compagnia delle sue sorelle e di Teofante, suo promesso sposo. Asmodeide nascondeva un terribile segreto, che le causava una profonda angoscia. Durante la notte ella sognava il futuro, attraverso orribili visioni oniriche.

Le immagini riguardavano in particolare il giorno seguente al sogno. La ragazza era molto spaventata dalla sua dote, che considerava una maledizione. Non osava infatti interferire in alcun modo con il destino e intervenire per cambiare ciò che vedeva in sogno.

bauxite otranto

Asmodeide e la Cava

La fanciulla si convinse del fatto che la terra rossa piena di sassolini fosse un luogo infernale. La grande conca posta al centro di questo luogo le causava terribili presagi. Asmodeide si sentiva profondamente attratta dalla conca, tanto da visitarla nelle notti più scure. Il giorno del suo quindicesimo compleanno i suoi genitori decisero la data delle nozze con Teofante. La data prescelta era il solstizio d’estate, momento dal significato molto intenso per la fanciulla. A causa di un forte senso di oppressione la ragazza tornò presso la cava. Lì, nei pressi del sentiero che conduce al mare, vide comparire un’ombra che incombeva su di lei, avvicinandosi sempre di più.

L’ombra del Destino

La figura apparteneva al Destino, che si presentò nelle sembianze di un pastore. Il fato disse ad Asmodeide di non sposare Teofante, dato che era già sua sposa. Le disse inoltre che scegliendo di seguirlo sarebbe stata regina, mentre sposando Teofante avrebbe unicamente subito disgrazie. Il giorno del matrimonio Asmodeide sapeva che se si fosse sposata suo marito sarebbe morto. Avvenne esattamente in questo modo, nonostante il suo tentativo di salvarlo.

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La maledizione dell’acqua

La giovane donna si affrettò a raggiungere la conca, per avere un confronto con il Destino. Il Fato allora le offrì una scelta, che comprendeva il fatto di unirsi a lui. Asmodeide rifiutò e dalla sua bocca iniziò a sgorgare acqua. Sarebbe stato così ogni volta che la fanciulla avesse provato a pronunciare una parola. A quel punto la ragazza si gettò nella conca, ostentando il suo rifiuto nei confronti del Destino. Allora un liquido denso e scuro iniziò a riempire la voragine, creando la pozza che è ancora visibile visitando il luogo della leggenda.

Scritto da Debora Albanese

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