Conquistadores tra film e videogiochi

I conquistadores sono esploratori che portarono alla conquista del Sudamerica, possiamo conoscerli meglio grazie a film e videogiochi.

Quello delle esplorazioni che, a partire dal 16esimo secolo, portarono alla conquista del Sudamerica da parte delle potenze europee, Spagna e Portogallo in testa, è un tema ancora oggi fortemente dibattuto. A chi preferisce contestualizzare l’operato colonizzatore nel quadro di un’epoca ben lontana dall’attuale si contrappone chi ne denuncia le azioni di forza, con conseguenze irreversibili per le popolazioni native. A prescindere da ogni considerazione storica, in ogni caso, è innegabile che il periodo abbia consegnato alla storia le figure degli esploratori di quei territori: i conquistadores. Grazie all’alone romantico del quale è stata rivestita, soprattutto nelle cronache europee, la figura del conquistador con il suo iconico elmo è rapidamente diventata materiale consacrato nella cultura popolare, comparendo in varie opere tra le quali spiccano film e videogiochi: due media che, non a caso, sono cartine di tornasole della popolarità di un tema.

In ambito videoludico, inevitabilmente, la figura del conquistador ha fatto ben presto la sua comparsa in titoli strategici: il forte impatto storico di molti di questi, e il contesto storico nel quale sono stati rilevanti i conquistadores, ha determinato che comparissero in molti titoli appartenente al genere strategico in tempo reale. È stato quindi con poche sorprese che un titolo iconico del genere, Age of Empires 2, ricevette appena un anno dopo l’uscita una delle espansioni più apprezzate della sua storia: The Conquerors. Come suggerito già dal nome vennero introdotte nuove civiltà tra le quali Maya, Aztechi e ovviamente Spagnoli: questi ultimi potevano contare proprio su un conquistador come unità speciale, a dimostrazione dell’approccio storico del titolo. Più recente invece Conquistatori del Nuovo Mondo, un originale mix tra strategia e turni che pone il giocatore in controllo di un conquistador a capo di una spedizione nelle Americhe, con l’obiettivo di tornare in Spagna ricco di risorse. Nato come progetto finanziato dalla community e pubblicato nel 2013, ha avuto un buon riscontro presso il pubblico di appassionati ma, contemporaneamente, si è dimostrato fin troppo ostico per videogiocatori poco avvezzi al connubio di generi abbastanza distanti tra loro. Non mancano naturalmente esempi differenti: uno può essere visto in Gonzo’s Quest, slot machine tra gli intrattenimenti di punta di un sito specializzato come PokerStars Casino. Nonostante si tratti di un titolo particolarmente casual, la scelta di un protagonista conquistador alla ricerca di Eldorado richiama l’omonimo mito della città d’oro, strettamente legato all’epopea dei conquistadores. Per quanto i maggiori esempi si contino nel mondo del videogaming, non per questo altri giochi ne sono stati esenti: è per esempio il caso di un gioco da tavolo edito da Voodoo Games, Isles of Terror. Con una campagna kickstarter lanciata nel 2018, il boardgame distribuito nel 2020 propone alcuni dei temi principalmente legati all’esplorazione e ai rapporti con indigeni, dimostrando come tali setting non siano certamente legati al mondo dei pixel.

architecture old monument pyramid landmark tourism 837747 pxherecom

Il tema dell’esplorazione del Sudamerica a opera degli europei è stato varie volte esplorato anche al cinema, producendo alcune opere di particolare spicco. È questo il caso, per esempio, di The Mission: uscito nel 1986 e ambientato nel 18esimo secolo in un territorio interessato dalle attività di missionari gesuiti, il film esplora proprio i rapporti tra la cultura europea e i nativi sudamericani. Il cast è composto, tra gli altri, da Jeremy Irons, Liam Neeson e Robert De Niro, e quest’ultimo interpreta un ex cacciatore di schiavi impegnato in un percorso di redenzione. Altra produzione decisamente massiccia è rappresentata da Apocalypto, film del 2006 di Mel Gibson. Fedele al suo approccio a colossali film storici, citato anche in occasione degli ultimi Europei di calcio, il regista mette in scena una trama incentrata sulle vicende di nativi maya che culminano con l’avvistamento di navi spagnole che portano i conquistadores nel loro territorio, concludendo il film in maniera particolarmente simbolica. Due titoli drammatici che, ad ogni modo, non hanno impedito approcci più soft: è il caso di La Strada per El Dorado, film d’animazione della Dreamworks uscito nel 2000. I protagonisti, due ladruncoli spagnoli, finiscono per aggregarsi a una spedizione di conquistadores diretta in Sudamerica e guidata da nientemeno che Hernán Cortés, personaggio storico centrale delle conquiste spagnole: capiteranno nella mitica città e contribuiranno in maniera determinante a salvarla dai conquistadores.

Scritto da Redazione Viaggiamo

Lascia un commento

Come viaggiare comodi in moto: consigli utili ed efficaci

Le migliori gallerie d’arte a Roma: la classifica

Leggi anche
Contentsads.com